Città di Castello

Partecipate, nuove linee di indirizzo | Bettarelli “Rotazione nelle consulenze e riduzione spese”

Nei giorni scorsi sono state ufficialmente trasmesse alle società controllate dal Comune le linee di indirizzo e le direttive approvate dal consiglio comunale (il 30 luglio scorso) con il Documento Unico di Programmazione 2019-2021, che fanno seguito alle prescrizioni già avallate dalla massima assise cittadina a marzo di quest’anno con il DUP 2018-2020.

Le direttive riguardanti gli affidamenti di lavori e le procedure di acquisto di beni e servizi prevedono che le controllate dovranno garantire il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e puntare al contenimento delle spese per incarichi e consulenze”, scrive il vicesindaco con delega alle società partecipate Michele Bettarelli nella lettera inviata ai sodalizi controllati dall’ente.

In base ai principi enunciati nell’articolo 4 del decreto legislativo 50 del 2016, le società partecipate sono tenute all’utilizzo di procedure competitive per l’acquisto di beni e servizi come garanzia di trasparenza ed imparzialità e, dunque, di evidenza pubblica, a salvaguardia del principio di concorrenza nell’utilizzo di risorse pubbliche” osserva Bettarelli, che evidenzia l’obbligo di “uniformarsi alle principali regole del codice dei contratti per ciò che concerne gli importi degli affidamenti”.

Precise direttive sono dettate anche a proposito di incarichi e consulenze. “Gli incarichi – puntualizza il vicesindaco – dovranno essere dichiarati indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, sempre che per questi ruoli ci sia una dimostrata assenza di figure in grado di poter svolgere tale funzione all’interno dell’azienda, mentre gli affidamenti dovranno essere effettuati mediante un sistema di rotazione quanto più similare a quello della pubblica amministrazione comunale”.

L’obiettivo – ribadisce Bettarelli – è di garantire il rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, parità di trattamento, trasparenza, proporzionalità, pubblicità, che tutti vogliono all’interno degli enti controllati dal Comune”.