Il Consiglio comunale di Città di Castello ha approvato (15 voti favorevoli e 6 contrari) la ricognizione periodica delle società partecipate del Comune e l’aggiornamento del piano di razionalizzazione delle quote azionarie, condividendo l’esigenza di “andare ad una valutazione caso per caso, nella commissione consiliare preposta“.
A tracciare un quadro generale è stato l’assessore al Bilancio con delega alle Partecipate Mauro Mariangeli, che ha commentato nel dettaglio le singole situazioni: per il Consorzio Valtiberina Produce “è stata avviata la procedura di liquidazione che è prevedibile venga conclusa nel 2022, tenendo conto anche della tempistica per l’incasso dei proventi della vendita dell’immobile di proprietà”
Il Comune uscirà anche da Tela Umbra “nonostante l’alto valore artistico e morale racchiuso nella preziosa attività portata avanti dalle socie e il forte legame con la storia della città: il mancato raggiungimento della soglia di fatturato prevista dalla normativa impone la dismissione della partecipazione sociale, fermo restando l’impegno dell’ente a sostenere la valorizzazione del sodalizio attraverso la ricerca di un partner privato che possa supportarne la gestione futura, alla quale teniamo molto”. Saranno inoltre dismesse le partecipazioni azionarie di Fattoria Autonoma (Fat) Tabacchi, Fintab e Sciovie Monte Nerone.
Resteranno invece attive le compartecipazioni con Umbra Acque, Farmacie Tifernati (“fiore all’occhiello per professionalità e qualità, che eroga servizi fondamentali e che produce utili”) e Polisport, “che nonostante la contrazione dei ricavi dovuta alla chiusura degli impianti per la pandemia, resta una partecipazione strategica nell’ottica della promozione dell’impronta sociale dello sport”.
Il Comune manterrà la partecipazione anche con Umbria Digitale, “necessaria in ragione dei servizi che mette a disposizione dell’attività amministrativa”. Per quanto riguarda Sogeco (Sogepu ed Ecocave) Mariangeli ha sottolineato che “in essa il Comune ha una partecipazione indiretta tramite Sogepu (“strategica per l’Ente”), non ancora attiva perché legata alla gara Auri per la gestione dei rifiuti, ma che all’atto dell’affidamento sarà importante, perché sarà chiamata a gestire il servizio dei rifiuti a livello di comprensorio dell’Alta Umbria”.
Durante il confronto tra i consiglieri sono piovute critiche soprattutto sui casi di Tela Umbra, per la quale Lignani (Castello Civica) ritiene “necessario approfondire il confronto, visto che si tratta di un patrimonio da salvaguardare” e Polisport, dove Arcaleni (Castello Cambia) si dice “d’accordo sul valore sociale dello sport, anche se esistono ancora questioni critiche da affrontare, dalla riscossione debiti pregressi all’assorbimento da parte di Sogepu, per il quale sembra esserci un capovolgimento di fronte rispetto alle intenzioni iniziali”.
Il sindaco Luca Secondi ha concluso il dibattito chiarendo che “l’approfondimento sulle partecipazioni del Comune sarà demandato alla commissione economica, che affronterà di volta in volta le singole situazioni”.