Lunedì 16 aprile parte il servizio di mediazione civile e commerciale presso gli Sportelli della Provincia di Perugia nelle sedi di Perugia, Umbertide e Città di Castello. “La mediazione civile è una valida ed efficace alternativa rispetto alle classiche aule del tribunale per la soluzione delle liti civili e commerciali”, si legge in una nota dell'Ufficio Stampa della Provincia di Perugia. Dal 20 marzo la mediazione è divenuta obbligatoria anche in materia di condominio e di sinistri stradali, dopo esserla già divenuta, lo scorso anno, per locazione, comodato, affitto aziende, contratti assicurativi, contratti bancari e finanziari, risarcimento danno da responsabilità medica, successioni ereditarie, diritti reali, divisione, patti di famiglia, risarcimento danno a mezzo stampa o pubblicità. In questa ottica, la Provincia di Perugia, tra le prime in Italia, in collaborazione con la associazione per la soluzione delle controversie “As-connet” e la società “Juribit srl” sta attivando, a titolo sperimentale, punti informativi presso gli Sportelli polifunzionali di Perugia, Città di Castello, Umbertide che siano in grado di informare i cittadini sulle prerogative di questo istituto. “Si tratta di un’iniziativa – secondo la presidenza della Provincia di Perugia – che si muove nella direzione di un decentramento dei servizi dell’Ente che sia sempre più di supporto ai cittadini nella loro vita quotidiana. E’ un’iniziativa che vuole essere anche di sostegno ai piccoli comuni che non sono in grado di svolgere determinate funzioni e che complessivamente va ad alleggerire anche il peso burocratico poggiato sulle spalle di una giustizia già di per sé provata”. I mediatori saranno presenti a Perugia il lunedì e il venerdì dalle 15 alle 17.30; a Città di Castello il mercoledì dalle 15 alle 17; ad Umbertide il lunedì dalle 15 alle 17.
Come funziona – Il procedimento di mediazione non è soggetto ad alcuna formalità ed è protetto da norme che assicurano alle parti l’assoluta riservatezza rispetto alle dichiarazioni e alle informazioni emerse. Tutte le dichiarazioni e le informazioni, infatti, che sono acquisite nel corso del procedimento, non sono utilizzabili in sede processuale e il mediatore è tenuto al segreto professionale su di esse. Quando il mediatore svolge sessioni separate con le singole parti, non può rivelare alcuna informazione, acquisita durante tali sessioni, all’altra parte, ma non può rivelarle neanche a chiunque altro sia esso privato o autorità giudiziaria, anche in sede penale, e rispetto a quest’ultima autorità può, se ritiene, volontariamente, rivelarla, ma non può mai esservi costretto per legge. La finalità della previsione è finalizzata a consentire alle parti di svelare ogni elemento utile al compromesso, senza timore che poi possa essere usato contro di sé. I soggetti coinvolti si sentiranno, e saranno, quindi liberi di manifestare i loro reali interessi davanti a un soggetto dotato di elevata professionalità, ai fini dell’attività conciliativa, che porrà in essere ogni opportuna comunicazione e relazione sempre nel rispetto della legalità.
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