Un simbolo importante di ritorno alla normalità a 8 anni e mezzo dal sisma del 2016, che ha devastato il territorio: a Cascia si rimuovono le Sae, le soluzioni abitative emergenziali. È il primo Comune del cratere a farlo.
Nella giornata di mercoledì, infatti, sono iniziati i lavori di rimozione delle prime Sae. Il progetto ha preso il via nella località Cerasola e prevede, oltre allo smantellamento delle strutture, anche il ripristino del suolo. A breve, i lavori interesseranno anche altre zone di Cascia, cioè le Sae situate nelle località Manigi, Colforcella e Santa Trinita, per un totale di 5 unità da rimuovere. La struttura di Cerasola, che nei prossimi giorni sarà del tutto rimossa, verrà poi riutilizzata per altri scopi.
Questo importante intervento rappresenta un segnale di ritorno alla normalità per la comunità di Cascia, frutto di un lavoro istituzionale portato avanti con determinazione sin dai primi giorni dopo il sisma del 2016. Con l’83% delle pratiche di ricostruzione privata già avviate, il Comune di Cascia si distingue per la sua capacità di gestione e la volontà di garantire una rapida ripartenza. Le risorse investite hanno consentito di mantenere vivo il tessuto sociale, contrastando il rischio di spopolamento e restituendo nuova linfa alla città.
“Siamo orgogliosi di questo risultato, frutto di una stretta collaborazione ringraziamo i Commissari straordinari alla ricostruzione con la Regione Umbria, la Protezione Civile Regionale e Nazionale che ci hanno supportato in ogni fase del processo” ha dichiarato il Sindaco di Cascia, Mario De Carolis. “Un ringraziamento particolare va anche a tutti i collaboratori delle varie strutture regionali, comunali e della Protezione Civile che, con impegno e costanza, hanno superato le mille difficoltà per completare ogni pratica legata alla ricostruzione e all’assistenza”.