Mentre c’è chi si organizza con l’invio di prodotti a domicilio, video tutorial e consigli sul web, c’è chi tra parrucchieri ed estetisti continua ad andare casa per casa. O a ricevere le clienti a casa propria, sfidando il lockdown. Un fenomeno che a Spoleto ha portato a presentare specifiche denunce. Dando vita a controlli mirati da parte di polizia e vigili urbani in primis.
Più di un parrucchiere o titolare di centro estetico in città ha segnalato alcuni fenomeni di illegalità, amplificati in tempi di misure di contingentamento per il Coronavirus. Se infatti prima c’erano alcuni casi di attività illegale effettuata a domicilio o a casa propria da persone completamente sconosciute al Fisco, in queste settimane si è assistito anche a chi ha una regolare attività (chiusa a causa del Covid-19) che però continua ad effettuare “di nascosto”.
Una situazione che non va giù a chi invece rispetta le regole. Sia per via della concorrenza sleale, sia per il rischio sanitario. Il fenomeno, tra l’altro, dopo l’annuncio di ieri del premier Giuseppe Conte della riapertura di parrucchieri e centri estetici solo dal 1 giugno, rischia di peggiorare.
Tra le persone che hanno preso posizione c’è una parrucchiera spoletina che ha scritto al sindaco Umberto De Augustinis. Lanciando appunto l’appello ad “intervenire contro i parrucchieri e le estetiste abusive che stanno girando per le case, o che ricevono persone presso il proprio domicilio. Perché – prosegue la lettera – violano le regole due volte: una volta incassando denaro impropriamente, una volta rischiando di diffondere il Coronavirus”.
“Gli artigiani – dice ancora la parrucchiera autrice della missiva al primo cittadino – sono cuore vivo e pulsante di questa comunità. Oggi sono chiusi e frustrati perché non possono lavorare, né essere vicini alla propria clientela. Lasciare soli questi artigiani, e per di più permettere a chi non rispetta le regole di farsi beffe di chi paga le tasse, dà lavoro e rispetta il prossimo, è un crimine di cui, certo, lei si rifiuterà di diventare complice”.
Il sindaco si è dimostrato subito sensibile alla problematica. Ed ha girato la segnalazione alla polizia. Che insieme ai vigili urbani ed alle altre forze dell’ordine stanno facendo accertamenti su specifiche situazioni.
Nel mirino ci sarebbero specifici professionisti. E dunque controlli ad hoc. L’attenzione sul fenomeno a Spoleto, insomma, è alta.