Cna lancia una campagna contro i servizi "in nero a domicilio" e firma un nuovo protocollo con Finanza, Inps, Inail e Anci
Due anni fa, durante e subito dopo il lockdown, di fronte al dilagare del fenomeno di parrucchiere ed estetiste che andavano a casa dei clienti, la Cna lanciò una campagna contro gli abusivi. Dando la possibilità di segnalare, anche in forma anonima, gli operatori in nero (anche in altri settori), attraverso l’indirizzo email abusivismo@cnaumbria.it.
Ora quell’esperienza si rafforza, con un nuovo protocollo sottoscritto da Cna Umbria insieme ai principali attori coinvolti nella lotta all’esercizio abusivo della professione, dalla Guardia di Finanza all’Agenzia delle Entrate, dall’Inps all’Inail, fino all’associazione dei Comuni dell’Umbria (Anci). Un protocollo che consente di rendere più efficaci le azioni di contrasto all’esercizio abusivo delle professioni artigiane e del lavoro sommerso e irregolare. “E sviluppare – ha spiega la responsabile del progetto per Cna Umbria, Marina Gasparri -azioni a supporto dell’attività di vigilanza e controllo, quali ad esempio indagini e formazione degli operatori”.
La piaga dell’abusivismo
Chi esercita la professione in modo abusivo pratica una concorrenza sleale nei confronti delle imprese che agiscono alla luce del sole, drenando risorse all’economia e sottraendosi al fisco. Si stima che già prima della pandemia il sommerso “valeva” nel complesso l’11% del Pil nazionale, di cui il 4% imputabile all’abusivismo. Un dato che con la crisi innescata dalla pandemia è sicuramente aumentato.
I controlli della guardia di finanza
Il Comando provinciale della guardia di finanza di Perugia ha predisposto un piano di interventi che ha portato all’accertamento di diverse irregolarità. Con situazioni anche di persone che continuavano a operare in nero una volta chiusa la partita Iva.
In campo anche Inps e Inail
In campo anche Inps e Inail nella lotta all’abusivismo, attraverso la condivisione di informazioni e delle banche dati. Tra l’altro, è stato sottolineato, l’abusivismo può anche determinare infortuni e malattie professionali.
I Comuni
Il presidente di Anci Umbria, Toniaccini, ha assicurato che saranno sensibilizzati tutti i Comuni, affinché tengano alta la guarda contro questo fenomeno, contribuendo al contrasto dell’abusivismo.
Estetica e acconciatura
Cna lancia una campagna social con dei video per la legalità, rivolti sia agli operatori, sia alla clientela. “Molto meglio che a casa” è lo slogan lanciato affinché la clientela si rivolga ai saloni e ai centri estetici autorizzati.
“L’estetica e l’acconciatura sono due ambiti in cui purtroppo il fenomeno sembra essere in crescita, anche per effetto della pandemia – ha dichiarato Simone Cecchetti, presidente regionale di CNA Acconciatura -: nei mesi in cui gli esercizi regolari osservavano le chiusure imposte dai lockdown, operatori irregolari sotto tutti i profili proliferavano nelle abitazioni private. Ancora oggi, sono tanti gli operatori che, senza alcun titolo, qualifica, formazione, offrono i loro servizi e sono presenti addirittura sui social!”.
Le segnalazioni
Le segnalazioni attraverso la casella di posta elettronica abusivismo@cnaumbria.it possono essere effettuate anche in forma anonima, purché siano serie e circostanziate. Una volta filtrate dagli uffici Cna, vengono girate – appunto in forma anonima per chi lo richiede – agli organismi preposti ai controlli, per sanzionare eventuali abusi.