Cronaca

Parroco “Il presepe non si fa, troppi atti vandalici” | Fake news su colpa dei Musulmani

Niente presepe sugli scalini della cattedrale di San Giovenale di Narni; quest’anno, per i tanti ‘atti vandalici’ degli anni passati, la natività non verrà celebrata all’aperto come da una tradizione consolidata ormai da 10 anni. Statue del bambino rubate, bue e asinello rotti, danneggiamenti vari, il parroco Don Sergio Rossini si è convinto a spostare l’allestimento del presepe al chiuso, nella chiesa di San Francesco.

Episodi simili si sono registrati non solo a Narni, lo scorso anno, nel presepe di San Gemini sparirono ben 4 statuette del bambinello così come nella cattedrale di San Valentino, dove, proprio nel giorno di Natale, era stato asportato Gesù durante la messa del 25 dicembre; lo stesso parroco ne aveva dato notizia ai fedeli nella messa successiva. Nei giorni successivi, quelli compresi tra il 25 dicembre e il 31 dicembre, era stato invece trafugato il bambinello della natività dell’altare maggiore, e al posto della statua è rimasto solo un cesto vuoto.

Qualche fedele aveva addirittura iniziato a parlare di una ‘banda dei bambinelli’, ma, molto più verosimilmente, si tratta solo di ‘bravate’ che certo non rendono onore allo spirito natalizio.

Così il borgo narnese ha deciso di rinunciare a una delle sue tradizionali usanze natalizie con grande contrarietà dei cittadini che si dicono “molto dispiaciuti per l’usanza persa per colpa di qualche idiota”.

Smentita categoricamente anche la falsa notizia circolata in paese che il presepe non sia stato allestito ‘per colpa’ dei Musulmani, ‘fake news’ che aveva creato qualche tensione nel paese, e smentita dal sindaco Francesco De Rebotti, contattato da TO – “Chi ha messo in giro questa notizia è un ignorante – commenta il primo cittadino – il presepe non si fa perché il parroco era stufo dei continui danneggiamenti subiti dall’allestimento. Rispetto la scelta della parrocchia, del parroco e trovo che la chiesa di San Francesco sia bellissima; inoltre si garantisce l’incolumità del presepe dagli atti vandalici degli imbecilli che erano soliti compierli”.