Si è chiuso con la presenza della dottoressa Ombretta Ingrascì, parte del Comitato antimafia del Comune di Milano (con una lunga carriera di studi sulle questioni relative alla criminalità organizzata, impegnata sui temi delle mafie, delle migrazioni e dell’ingiustizia sociale) il progetto del Comune di Bevagna “Parliamo di legalità”.
Un percorso ricco e pieno di spunti, un’opportunità, che ha permesso di far arrivare a Bevagna esperti impegnati in prima persona nella lotta per la difesa della legalità. Lamberto Bertolè, Umberto Ambrosoli, Ombretta Ingrascì, tre persone di grande spessore ed umanità, con diversi titoli e con diverse esperienze ma accomunati dalla stessa passione per diffondere e trasmettere, in particolare ai più giovani la strada della Legalità.
L’Amministrazione comunale, attraverso una nota del Sindaco, Annarita Falsacappa, intende ringraziare pubblicamente: i tre ospiti, per aver accettato l’invito e per la disponibilità ad incontrare non solo la cittadinanza ma anche i ragazzi in orario scolastico; Francesco Colombo, per l’opportunità di crescita culturale e sociale che ha offerto tramite il progetto, per l’ impegno, la cura e l’organizzazione.
“Questa Amministrazione che rappresento, così come nel caso di questo progetto, appena conclusosi, – evidenzia il primo cittadino – è disponibile a rendere possibili incontri formativi proposti dai cittadini, sulla base di interessi condivisi, con l’intento di favorire l’arricchimento culturale del nostro territorio. Ringrazio la cittadinanza che ha partecipato ai tre incontri ospitati nel nostro bellissimo Teatro Torti e grazie anche ai tanti ragazzi ed insegnanti dell’istituto comprensivo di Bevagna, ma anche del Marconi di Foligno, per l’interesse con cui hanno seguito gli incontri. L’obiettivo di avvicinare cittadini ed i giovani ad una di quelle tematiche che risultano fondamentali per la convivenza civile e che nel nostro paese ha bisogno di un’attenzione particolare, ci sembra pienamente raggiunto. Sono stati scelti tre punti di vista e tre relatori che per esperienze e formazione potevano offrire tre angolature speciali per poter affrontare e riflettere su questioni complesse ed articolate. Il grande successo di pubblico conferma la scelta”.