Città di Castello

Parco Vitelli “si può riaprire ma…” Nel palazzo “rispunta” Centro documentazione

Il parco di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio al centro dell’interrogazione di Tiferno Insieme in Consiglio comunale.

Il capogruppo Nicola Morini ha chiesto lumi rispetto alla chiusura del parco e allo stato dei lavori del Centro di Documentazione delle Arti Contemporanee “attesi da tempo e che non trovano fine”.

Nel 2014 il parco rinascimentale era stato aperto alla città ma poco tempo dopo è stato chiuso di nuovo, “proprio a causa dei lavori per il Centro di documentazione al 1° piano. Quando verrà aperto quest’ultimo? A che punto sono i lavori?”. E sul Parco: “Ci sono problemi per la guardiania? Potremmo aprirlo almeno saltuariamente, magari nei weekend e in sinergia con associazioni di volontariato”.

Nella risposta Luca Secondi, vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici, ha detto: “Avevamo una convenzione onerosa nel 2014 per il Parco, non rinnovata, mentre i lavori del Centro sono terminati a fine 2019. Il Comune ha contribuito per circa 199 mila euro per la realizzazione.

Aprire il parco saltuariamente? Questo aspetto va sviluppato ma teniamo in considerazione tutti gli aspetti. Non lo escludo. In questo momento le limitazioni alla spesa corrente sono molte, dobbiamo valutarlo ma sarebbe auspicabile

Se i lavori sul Centro documentazione sono finiti da circa un anno, perché è tutto fermo? – ha aggiunto Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme) – Non credo che il cantiere delle mura interdica l’eventuale fruizione del parco. Mi dispiace che non si riesca ad aprirlo. La prossima estate sarebbe veramente una bella iniziativa, specialmente dopo il Covid. La manutenzione comunque c’è, almeno da come appare”.

Il sindaco Luciano Bacchetta ha risposto ripercorrendo, in sintesi, la vicenda del complesso: “Fu il sottoscritto a fare una grande battaglia perché la Fondazione riacquistasse Palazzo e Parco dalla precedente proprietà di Banca Intesa. Una battaglia vinta insieme a Italo Cesarotti, Fabio Nisi e Gabrio Renzacci, che si impegnarono a riacquistare il palazzo per 6 milioni di euro, anche se la maggioranza dei soci non voleva. La gestione del Parco è dunque in capo interamente alla Fondazione, la quale ha condiviso con Comune e Regione il progetto del Centro arti contemporanee, che sta arrivando a compimento. Il Comune ha fatto la sua parte ma ci sono tempi tecnici legati a Fondazione e Regione”.

Bisogna conoscere le cose prima di parlarne altrimenti diventiamo ridicoli. Conoscere la storia del Parco di Palazzo Vitelli è l’ABC del consigliere comunale, studiate! Per riaprire il Parco bisogna parlare con la Fondazione non con il Comune, che può fare solo della moral suasion

Nella replica Vincenti ha sottolineato che “il fatto che la proprietà sia della Fondazione sul testo della nostra interrogazione è dichiarato chiaramente, come erano chiari i passaggi di proprietà. La nostra interrogazione era costruttiva per una moral suasion, come dice lei. Ma come il Comune ha messo circa 200 mila euro per il Centro di arte contemporanea, così potrebbe intervenire per la riapertura del Parco”.