Parco della Scienza all’attenzione del consiglio regionale con l’interrogazione del consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico) a cui ha risposto la presidente Donatella Tesei, difendendo le scelte e non chiudendo di fronte al progetto.
Nello specifico, Fora ha domandato se la Giunta ha avviato una “interlocuzione con l’Amministrazione comunale di Foligno per l’individuazione delle azioni da selezionare nell’ambito degli assi di intervento e dei progetti da presentare al Governo, finanziabili attraverso il Next Generafion EU; se e quali priorità sono state segnalate dal Comune di Foligno e se la Regione non ritenga prioritario il progetto di recupero dell’area ex-zuccherificio ‘Parco delle scienze e delle arti: Vision, lo sguardo dell’uomo sulla Natura’ estrapolandolo dal dossier composto da 8 fascicoli trasmesso dal Sindaco di Foligno, attivandosi subito con l’Amministrazione folignate, con la proprietà privata, con le forze sociali e produttive del territorio per valutare gli estremi di collaborazione per un intervento sinergico che possa dare concreta attuazione a quella che per ora è un’ottima suggestione, ma che rischia di rimanere tale.
A Foligno da oltre 40 anni si svolge un dibattito sul recupero dell’ex- zuccherificio. Nei primi mesi del 2019 molte sigle sindacali e datoriali del territorio hanno elaborato una proposta d’intervento ipotizzando la realizzazione di un ‘Parco delle scienze e delle arti: Vision, lo sguardo dell’uomo sulla Natura’ di cui esisterebbe un progetto di fattibilità di massima redatto da 22 scienziati incaricati dal laboratorio di Scienze Sperimentali di Foligno, finanziato per 170mila euro dal Miur e per 40mila dalla precedente amministrazione comunale di Foligno.
Il progetto creerebbe un forte impatto occupazionale diretto e qualificato per decine di laureati, determinando un considerevole indotto economico, sia per la sua costruzione che durante l’esercizio valutabile in decine di milioni di euro. Inoltre per la sua posizione centrale si stima che il parco, potendo attingere a un bacino potenziale di utenza rappresentato prevalentemente dalle scuole, potrebbe arrivare a 150mila visitatori annui. Questo avrebbe ricadute positive in termini economici e di attrazione anche turistica per tutta l’Umbria”.
La presidente Tesei ha risposto che “alcune delle linee progettuali orizzontali sono ancora da calare sui territori (riqualificazione urbana, oasi e parchi, rischio idrogeologico…). C’è quindi spazio per condivisioni e riflessioni ulteriori. Il Pnnr umbro è stato costruito confrontandoci con Anci e con i Comuni, che hanno presentato vari progetti. Foligno ha presentati molti e interessanti progetti. Il nostro piano non è un collage di progetti locali. Non si basa su una logica di ripartizione geografica, ma su una visione d’insieme. Il progetto del Parco della scienza è di rilievo e di interesse e può essere oggetto di una considerazione nelle linee progettuali più vaste già presenti nel Pnnr. Rispetto all’ex Zuccherificio, si tratta di una proprietà privata e quindi si dovrà verificare la compatibilità con le procedure da rispettare. Non dobbiamo fermarci alla localizzazione di alcune missioni in ottica di campanile perché questa non è la finalità del Pnnr, nazionale e umbro”.
Fora ha replicato di “non voler porre questioni di campanile. Credo che il Pnnr andrebbe sviluppato su base sovraregionale. Il progetto del Parco riguarda la riqualificazione di un’area importante e sono contento che la Giunta voglia interessarsene. Invito gli assessori delegati a spingere affinché la Giunta comunale si confronti con la proprietà dell’ex Zuccherificio per arrivare finalmente alla sua riqualificazione”.
(foto di repertorio)