La Lega Gubbio presenta una nuova interrogazione sull'ormai annoso stato di abbandono del luogo "Occorre sviluppare iniziative per il rilancio"
Ennesima interrogazione sulle pessime condizioni del Parco Ranghiasci di Gubbio, ormai sempre più in condizioni di degrado. Sabina Venturi e Michele Carini (Lega Gubbio) si rivolgono infatti, ancora una volta, a sindaco e assessore competente per avere aggiornamenti in merito alle iniziative da sviluppare per il rilancio e valorizzazione del sito.
Il parco Ranghiasci, uno degli angoli panoramici più suggestivi della città, nonostante le numerose segnalazioni e sollecitazioni pervenute negli ultimi anni all’amministrazione comunale da parte di cittadini e associazioni, continua a versare in stato di abbandono con frequenti incursioni di cinghiali e cancelli perennemente aperti.
Parco Ranghiasci tra degrado e cinghiali “Mancano investimenti risolutivi”
“Già un anno e mezzo e fa – ricordano i consiglieri – avevamo presentato un’interrogazione per sapere se il Comune si fosse attivato per l’affidamento gratuito della gestione di parco e villino ad associazioni in grado di sviluppare proposte concrete per il rilancio. Da allora dell’ipotesi di una gara d’appalto prospettata dall’assessore Rita Cecchetti non si è saputo più nulla. E’ incomprensibile il motivo per il quale questo luogo, che potrebbe rappresentare un’interessante attrazione turistica e volano per l’intero territorio, sia invece completamente abbandonato da sindaco e giunta“.
Degrado a Parco Ranghiasci “C’è interesse privati per gestione ma nessuno risponde”
Nell’ultima interrogazione presentata Venturi e Carini chiediamo dunque di sapere “se la Giunta ha previsto di usare il Parco Ranghiasci per gli eventi estivi del 2023, se intende procedere ad una gara d’appalto per la gestione dell’area verde e del villino e infine se ascolterà eventuali proposte avanzate da associazioni potenzialmente interessate alla manutenzione dell’area”.