Foligno

Parco eolico, le osservazioni della Pro Foligno

La Pro Foligno ha inviato nel termine del 3 agosto e nelle modalità previste dall’art. 24 del Codice dell’Ambiente (DL 152/2006), al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) le Osservazioni al Progetto di produzione di energia elettrica da fonte eolica denominato “Monte Burano”.

Il progetto contestato

L’invio delle Osservazioni – fa sapere – è coerente con la decisione unanime del Consiglio Comunale di richiedere al MASE e alla Regione l’avvio di una inchiesta pubblica ai sensi dell art. 24bis del Codice dell Ambiente“. Il parco eolico in questione prevede l’installazione di 10 pale eoliche con potenza complessiva di 72MW nel territorio montano che dal monte Burano (Afrile-Fondi) si estende fino ai confini del Parco di Colfiorito, aggiungendosi agli ulteriori progetti eolici presentati al MASE) che, con oltre 70 torri di altezza da 180 a 200 metri, potrebbero investire e deturpare il territorio dell’alta collina e della montagna umbro – marchigiana.

Il coinvolgimento delle associazioni e degli esperti

E’ indiscutibile l’impatto negativo ed irreversibile che i suddetti progetti avranno sul panorama paesaggistico, sul patrimonio naturalistico-ambientale, sulla sostenibilità e conservazione della diversità biologica delle specie, degli ecosistemi e dei diversi ambienti; preoccupante sarà l’impatto di tali progetti sulle prospettive di sviluppo economico-sociale del territorio interessato in quanto incompatibili ed incoerenti con ogni politica abitativa volta a combattere il fenomeno dello spopolamento, con gli interventi a sostegno del settore turistico centrati sulla tutela e valorizzazione del patrimonio ambientale-paesaggistico e sulla sua maggiore fruibilità anche attraverso un adeguato sviluppo della rete sentieristica“. Le osservazioni sono state un lavoro di squadra che ha coinvolto diversi attori in campo, ciascuno per la propria sfera di competenza. Al coordinamento Alessandro Alessandri e Angelo Velatta. Per la parte dell’archeologia Matelda Albanesi, per la Fauna e biodiversità Alfiero Pepponi e Luciano Loschi. Per gli aspetti procedurali, regime di usi civici e profili territoriali Angelo Velatta. Per le attività escursionistiche Rodolfo Cherubini (Orme – Camminare liberi) e Maria Luisa Spantini (Cai). Per la Paesaggistica Maurizio Biondi ed Enrica Bizzarri, per la Geologia Claudio Bernetti e Matteo Gaudenzi.