Città di Castello

Parco Eolico “Cima le Fienaie”, Consiglio comunale darà parere definitivo

In considerazione del rilevante impatto dell’opera sul territorio circostante e dell’esigenza di garantire una valutazione ampia e condivisa, che tenga insieme le questioni tecniche e politiche, sarà il Consiglio comunale a esprimere il parere definitivo del Comune di Città di Castello sul progetto dell’impianto eolico in località ‘Cima le Fienaie’

Gli assessori all’Ambiente Massimo Massetti e all’Urbanistica Rossella Cestini annunciano così che la giunta comunale ha demandato alla massima assise tifernate il pronunciamento finale sull’impianto per la produzione di energia elettrica proposto dalla società Alto Tevere Energie Rinnovabili (Ater) Srl.

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Il progetto prevede la realizzazione, in 9 mesi, di un impianto eolico in località “Cima le Fienaie”, nei Comuni di Città di Castello e San Giustino, costituito da 4 aerogeneratori di 140 metri di altezza (di cui 3 nel territorio tifernate) con potenza unitaria massima pari a circa 3,3 MW, corrispondente ad una potenza complessiva massima dell’impianto pari a circa 16,5 MW, che sarà connesso alla sottostazione elettrica già autorizzata in località “I Laghi” nel Comune di Mercatello sul Metauro.

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La presa di posizione del Consiglio comunale, all’ordine del giorno della seduta del 14 novembre, sarà inviata alla Regione Umbria nell’ambito del procedimento di Via (Valutazione Impatto Ambientale) in atto nella Conferenza di Servizi riunitasi il 3 novembre. Con il pronunciamento si concluderà un iter istituzionale partito con la convocazione della seconda commissione consiliare permanente “Assetto del Territorio”, che nella riunione del 28 ottobre ha esaminato l’intervento e rimandato ogni giudizio proprio all’assemblea.

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Lo scorso 7 novembre, invece, è stata la commissione comunale per la Qualità Architettonica e del Paesaggio a dare parere contrario alla realizzazione dell’impianto. Per l’organo tecnico, riunitosi alla presenza dell’assessore Cestini, il progetto comporta un impatto così notevole da “deturpare l’ambiente. Oltre a ravvisare carenze sotto il profilo geologico, gli esperti hanno infatti ritenuto che l’esecuzione dell’opera, in aggiunta ai vicini parchi eolici del Monte dei Sospiri del Monte Cerrone, “danneggerebbe l’intera zona appenninica circostante, svalutando le componenti ambientali e paesaggistiche di questo luogo”, con “un impatto negativo sulla presenza dell’avifauna”.

L’esigenza di approfondire il progetto, anche attraverso la partecipazione del Comune alla prima seduta della Conferenza di Servizi indetta dalla Regione Umbria, e di affidare poi al Consiglio comunale le decisioni del caso è stata condivisa in linea generale dalla commissione consiliare Assetto del Territorio. Nell’incontro i consiglieri comunali hanno avuto l’opportunità di chiarire i principali aspetti legati all’insediamento e al funzionamento dell’impianto con gli assessori Massetti e Cestini, il dirigente del settore Assetto del Territorio Federico Calderini e la funzionaria responsabile del Servizio Attività Produttive Lucia Bonucci, alla presenza del progettista Vittorio Vincenti e del coordinatore dell’Agenzia Utopie Concrete Karl Ludwig Schibel.

L’assessore Massetti, che ha introdotto i lavori, evidenziando come il procedimento sia in capo alla Regione Umbria e segnalando le otto osservazioni al progetto già avanzate in territorio marchigiano, tra le quali il parere non favorevole della giunta di Apecchio, ha sottolineato l’opportunità di un pronunciamento in Consiglio comunale.

Il consigliere Marco Gasperi (M5S) ha invece ricordato, in prima battuta, di aver determinato la convocazione della commissione con una interrogazione sulla questione. L’esponente della minoranza ha sollevato l’esigenza di garantire la tutela del paesaggio, anche alla luce dei decreti legislativi 42/2004 e 63/2008, e di salvaguardare la fauna presente, manifestando dubbi sulla ventosità del sito.

Perplessità sull’impatto ambientale dell’opera, in assenza di una immediata ricaduta positiva per le comunità residenti, e sul rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, come già avvenuto nei parchi eolici del meridione, sono state espresse dal consigliere Riccardo Augusto Marchetti (Lega Nord), che ha proposto anche l’indizione di un referendum popolare.

A condividere l’esigenza di coinvolgere l’opinione pubblica, favorendone quanto meno una maggiore consapevolezza, è stato anche il consigliere Nicola Morini (Tiferno Insieme), che ha chiesto chiarimenti sul rispetto dei vincoli, sulla durata dell’impianto, sul futuro smontaggio e sui guadagni economici per la ditta autrice del progetto.

A chiedere precisazioni sugli organi deputati ad assumere le decisioni finali, sia in sede comunale che regionale, è stato il consigliere Andrea Lignani Marchesani (Fratelli d’Italia), che ha ravvisato l’esigenza di espletare tutti i passaggi procedurali per arrivare a esprimere un parere compiuto sull’intervento.

Il presidente della commissione Luciano Tavernelli ha rimarcato il notevole impatto delle installazioni e ha segnalato la necessità di dare seguito a tutte le altre forme di sfruttamento delle energie rinnovabili, lasciando l’eolico come ultima possibilità.

A ricordare gli atti adottati dal Comune per delineare la propria politica energetica è stato Schibel, che ha richiamato l’attenzione sul Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, approvato dal Consiglio comunale nel 2011, in attuazione del Patto dei Sindaci, sottolineando l’esigenza di dare corso alle azioni per sviluppare l’autonomia energetica del territorio. Da Vincenti sono arrivate precisazioni sulla ventosità necessaria per simili impianti e chiarimenti sulle componenti economiche del progetto, mentre a concludere il dibattito è stato l’assessore Cestini, che ha sottolineato il valore del confronto in commissione e ha confermato l’opportunità di portare le valutazioni sul progetto in consiglio comunale.