Con la riapertura del Parco degli Orti Jacobilli, chiuso da quasi trent’anni, si completa a Foligno la serie di interventi compiuti nell’ambito del Programma di sviluppo rurale per l’Umbria, 2014/2022, per un importo di oltre 1,8 milioni di euro con il progetto del Comune “Il parco urbano diffuso – connessioni tra città dell’acqua e la montagna” che ha interessato, oltre al Parco degli Orti Jacobilli, Parco Hoffman (bosco urbano e arena), Parco Flaminio (area archeologica e sportiva), Sassovivo (area sosta panoramica). Le aree sono state migliorate e riqualificate – ha spiegato l’assessore Michela Giuliani – e sono state valorizzate le caratteristiche di ogni sito, con la piantumazione di nuove alberature, la sistemazione dei percorsi pedonali, giochi per bambini. Il progetto del Parco Urbano diffuso ha l’obiettivo di promuovere la conoscenza del territorio, dell’ambiente, della biodiversità e del paesaggio; favorire la conservazione di specie ed habitat tutelati, dipendenti dagli agro-ecosistemi tradizionali; creare uno sviluppo socioeconomico che favorisca il mantenimento della biodiversità attraverso la presenza dell’uomo e delle attività tradizionali; migliorare e conservare il paesaggio rurale e l’architettura rurale locale; creare e potenziare i servizi locali di base anche rivolti al tempo libero e alla cultura delle comunità rurali; riqualificare, rigenerare e valorizzare edifici ed aree rurali. E’ intervenuto anche l’assessore regionale Enrico Melasecche sottolineando che “questo progetto ha una qualità assoluta, si mostra tanta sensibilità per il verde. Bisognerà fare molta attenzione, però, alla manutenzione”. Erano presenti il vicesindaco Riccardo Meloni, l’assessore Marco Cesaro, i consiglieri Riccardo Polli e Marco De Felicis, il presidente della Confcommercio Aldo Amoni. Per l’occasione sono stati ricordati gli interventi realizzati nelle varie aree.
L’antica destinazione d’uso è stata ripristinata in un’ottica di “parco culturale” come luogo di aggregazione, di educazione ambientale e di tutela della biodiversità, valorizzandone la memoria storica e la valenza sociale.
Sono state eseguite opere di restauro delle mura di cinta e del portone di ingresso e per il verde. A questo proposito ci saranno il giardino fenologico conspecie vegetali perenni con lo specifico scopo di registrarne con regolarità le fasi di sviluppo e studiare gli effetti del clima sulla loro crescita e il prato fiorito dove è stata seminata una miscela di piante e fiori autoctoni che attirano gli insetti impollinatori in grado di garantire, con la loro attività, le funzioni essenziali per la prosperità delle piante, assicurando un ecosistema funzionante. Installati, al posto delle panchine, arredi contemporanei, per una più gradevole fruizione degli spazi.
Sono state eseguite opere per la piantumazione di alberi latifoglie, in larga parte alberi da frutto, servita da impianto di irrigazione a goccia sotto traccia e semina di ampie zone a prati fioriti.La capacità di queste piante di attirare numerosi impollinatori come le api, ma anche lepidotteri, uccelli ed essere rifugio per altri animali di piccole dimensioni le rende importantissime oasi di biodiversità. Per rendere completa l’esperienza di fruizione del bosco sono stati implementati i percorsi ciclo-pedonali esistenti e realizzati di nuovi.
Un sistema di punti luce a energia solare illumina suggestivamente le aree verdi e guida lungo i camminamenti fino a tarda sera.
La nuova arena è progettata per offrire divertimento e allenamento per tutte le fasce d’età: dai più giovani, agli over 65, dagli sportivi più esigenti ai principianti. Basato su 9 discipline e sviluppato in collaborazione con esperti di fisiologia, il progetto include differenti aree con l’obiettivo di avvicinare le persone alla ricerca del proprio benessere, ognuna secondo le sue capacità. Attrezzature all’avanguardia con materiali ultra performanti per un fitness all’aria aperta, sano e inclusivo, con postazioni dedicate alle persone con difficoltà o disabilità motorie. E’ stato pensato anche per lo svago in famiglia: aree relax, spazio bimbi con originali strutture inclusive e accessibili, accessori per gli amici a 4 zampe. Sono state eseguite opere per la piantumazione di latifoglie, la semina di prati, l’abbattimento dell’impatto acustico della arena per pubblico spettacolo, mediante realizzazione di parete fonoassorbente sommitale in struttura di acciaio ad elementi giuntati in loco con unioni filettate, nuove sedute. Realizzate due aree fitness dal design di pregio dislocate in due zone distinte e un’area giochi per bambini
Oltre alle esigenze di tutela del patrimonio, il progetto ne ha implementato la fruizione, attraverso il potenziamento di fattori che favoriscono la percezione delle distinte aree del parco come elementi costituenti un unico impianto urbano.
L’assetto paesaggistico è stato valorizzato con il potenziamento delle componenti vegetali spontanee assecondando la connotazione di giardino naturale con la riproposizione dei segni tipici del paesaggio naturale circostante. Percorsi in materiali naturali disegnati seguendo la matrice delle antiche centuriazioni in allineamenti ortogonali conducono alle aree di scavo, connettendole. E’ stata realizzata una struttura di accoglienza dove pannelli didattici-illustrativi descrivono al visitatore il sito archeologico, offrendo le informazioni principali e un ricco apparato iconografico dei ritrovamenti e dei reperti. Tra le opere eseguite i lavori di consolidamento di murature archeologiche rimaste scoperte all’interno dell’area e loro ricoprimento con materiali di riempimento concordato con la Soprintendenza e sotto la supervisione di un archeologo incaricato dall’Ente e la realizzazione di pista ciclabile in fregio alla recinzione di via Rubicone, in terra solida, separata dalla recinzione con siepe floreale e dalla adiacente via da mix di botanico (come lavanda), servita da impianto luce segnapasso lato via Rubicone.
Un’area urbana verde utilizzabile da tutti, concepita come strumento per promuovere e formare la consapevolezza dell’importanza dell’attività fisica, ovvero come parco attivo dove la gente possa comunque ritrovarsi e mettere in atto facilmente buone pratiche di vita. Oltre alla piantumazione di alberi latifoglie, create aree di sosta e 3 box home ma anche elementi di arredo urbano di qualità a formare tavolinetto con sedute e cestini per la raccolta differenziata.
Sono state piantumate alberi latifoglie, per aumentare l’ombreggiatura. Sistemato arredo urbano di qualità, accessibile anche alle persone con difficoltà e disabilità motorie.