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Parco Cardeto, finita la ristrutturazione della 'casetta', ora si cerca privato con il bando di concorso pubblico

300 mq complessivi, suddivisi in due piani di circa 120 mq cadauno, un nuovo soppalco di circa 30 mq, una torretta di circa 25 mq sormontata da una nuova capriata lignea e raggiungibile tramite una nuova scala interna; quattro bagni –di cui uno accessibile ai portatori di handicap- due zone cucina e circa 300 giorni di lavoro.
Sono questi i numeri principali riferiti alla ristrutturazione dell’ex casa colonica all’interno del parco di Cardeto intitolato a Bruno Galigani. Il taglio del nastro dell’edificio è avvenuto questa mattina ad opera del sindaco Leopoldo Di Girolamo e dell’assessore ai Lavori Pubblici Silvano Ricci.
La progettazione e la direzione dei lavori è stata opera dei tecnici dei Lavori Pubblici del comune di Terni, in accordo con i tecnici della Soprintendenza. I lavori sono stati appaltati, per un importo di 500 mila euro alla ditta Giuseppe Flamini, interamente finanziati tramite mutuo con la Cassa depositi e prestiti. L’intervento ha permesso di ristrutturare profondamente un complesso in muratura vecchia di secoli che mostrava i segni dell’abbandono. Con il restauro sono state consolidate le fondamenta e si è realizzato un vespaio aerato per evitare problemi di umidità di risalita, modificando anche leggermente le altezze dei locali del piano terra per permettervi una migliore accessibilità; sono stati adeguati o rifatti i solai esistenti, sia quelli in ferro e voltine che quelli in legno e laterizio, così come sono state completamente consolidate le volte a mattoni. Interventi sostanziali anche sulle murature portanti e sulle coperture, completamente rifatte in legno come erano originariamente, con travi a vista e pianelle di recupero in laterizio; particolare cura è stata posta per la realizzazione ex-novo della capriata doppia incrociata dell’antica torre colombaia.
E’ stato completamente rifatto l’intonaco esterno ed interno con materiali aventi caratteristiche simili a quelli originari, tranne che per una parte della torretta dove, su indicazioni della Soprintendenza, si è provveduto a restaurare l’intonaco esterno esistente con le metodologie classiche, lasciando una traccia visibile di come effettivamente era in origine.
Analogamente sono stati ristrutturati con cura i tipici posatoi dell’antica torre colombaia, presenti in diverse costruzioni dell’epoca e uguali a quelli visibili ancora oggi anche su una delle torri angolari di Palazzo Spada.
La ristrutturazione è stata completata con la realizzazione di cordoli perimetrali di collegamento metallici, il consolidamento delle architravature e tutta una serie di soluzioni volte a contenere il consumo energetico, come la posa di vetri termici, la realizzazione di massetti alleggeriti coibentanti e la realizzazione di solai inclinati aerati e coibentati. La sistemazione esterna, con la realizzazione di un nuovo marciapiede e la posa di prato tutto intorno ha completato l’intervento.
“Siamo riusciti – dichiara l’assessore Ricci – a restaurare il fabbricato che per anni ha rappresentato il cuore del parco e che, si spera, possa tornare ad esserlo ora che potrà essere restituito alla pubblica fruizione grazie al bando recentemente pubblicato dall’Amministrazione Comunale. Ora, per permettere di utilizzarla completamente, non resta che aspettare l’esito della gara di Concessione per la progettazione, realizzazione e gestione dell’intero parco che ha già iniziato il suo iter con la pubblicazione del bando il 30 gennaio e che vedrà il suo primo step il prossimo 1° marzo con la scadenza dei termini per la presentazione dell’istanza di partecipazione da parte degli interessati. L’investimento che si chiede ai privati, e che si mette a base di gara, sarà di 900.000 euro ma l’importo dei lavori non sarà l’unico criterio sul quale si baserà la scelta del soggetto attuatore.
Sono previste, infatti, una serie di griglie che attribuiranno pesi e punteggi diversi in base ad elementi qualitativi e quantitativi offerti, come ad esempio, qualità architettonica, soluzioni impiantistiche e tecnologiche adottate, contenimento dei consumi ed uso di energia da fonti rinnovabili, modalità di gestione dei servizi, durata della concessione, tempi di progettazione e durata dei lavori”.