I consiglieri Raponi (Lega), Cambiotti (Siamo Gualdo-Fd’I) e Cappelletti (Cappelletti sindaco) puntano il dito sulla viabilità di Via Santo Marzio e zone limitrofe, dove viene segnalata “una pericolosità accentuata da un parcheggio selvaggio scarsamente regolamentato ed oggetto di controlli, dal momento che vi è non soltanto segnaletica di divieto di sosta ma anche con zona rimozione ma le auto continuano ad esserci ugualmente”.
Alle segnalazioni dei rappresentanti del centrodestra si aggiungono anche quelle dei cittadini, che riferiscono come “in alcune ore del giorno e soprattutto in prossimità del restringimento della carreggiata, le macchine continuano ad intralciare il traffico, riducendo una strada a doppio senso di circolazione in una pericolosa corsia a senso unico“.
Nel 1999, in via Santo Marzo era stato completato il palazzo adibito a residenza popolare di proprietà dell’Ater, di fronte al quale era stato individuato il rispettivo parcheggio. Successivamente, negli anni a venire, a causa dell’incremento di veicoli, l’Amministrazione aveva predisposto un ulteriore parcheggio occupando gran parte della carreggiata stradale, a doppio senso di circolazione, prospicente il medesimo immobile. Da allora sempre si sono creati disagi e pericoli per la circolazione, intensificati nei mesi invernali a causa delle condizioni metereologiche (neve e pioggia) e nei periodi in cui si acuisce il traffico dovuto al passaggio dei mezzi pesanti, nonché per la presenza di un circolo bar e alcune associazioni.
“Non è più possibile fruire di una normale circolazione e non è più tollerabile il mancato rispetto di tanti condomini della segnaletica stradale – aggiungono Raponi, Cambiotti e Cappelletti – che non consente più di occupare tutta la carreggiata prospicente il palazzo. Abbiamo chiesto più volte alla Polizia Municipale di togliere completamente il parcheggio perché il palazzo può usufruirne di altri, tra i quali quello tra l’Easp e il palazzo, quello innanzi alla rotatoria della Rocca Flea e in via Zoccolanti, vuoto in qualsiasi ora del giorno. Non vediamo quali difficoltà logistiche e motorie dovrebbero ravvisare i residenti di tale condominio se parcheggiassero a 50 metri dalla loro abitazione, lasciando in tal modo libera la strada”.
“C’è da dire – aggiungono – che il parcheggio sottostante il palazzo stesso è inutilizzabile perché inagibile fin dall’inizio della sua costruzione, cioè da ben 26 anni. Non sarebbe ora di chiederne la sanatoria al soggetto competente? Non abbiamo ancora compreso se la mancanza di volontà nel risolvere il problema sia imputabile agli Uffici Comunali preposti o al sindaco, fatto sta che entrambi dovrebbero operare per la tutela della legge e avere a cuore la sicurezza dei cittadini. Se la volontà di liberare la carreggiata non c’è, sarebbe necessario un controllo quotidiano della zona da parte degli agenti per verificare il rispetto della segnaletica stradale da parte dei condomini”.