Vi ricordate il clamoroso annuncio di nuovi posti auto per i residenti in centro storico? L’amministrazione comunale, per bocca dell’assessore Emiliano Belmonte ne promise ben 250 specificando, tra l’altro, che sarebbero stati istituiti “su strisce bianche, regolati da apposita segnaletica e messi a disposizione esclusivamente di chi dotato di regolare permesso rilasciato dal Comando dei Vigili Urbani”.
La notizia sembrava destinata a risolvere finalmente un problema che si trascina da anni tra attese e richieste: ebbene, a distanza di nemmeno un mese e mezzo, quella promessa viene bollata senza mezzi termini come una ‘totale bufala’.
A metterlo nero su bianco è Elisabetta Piccolotti, capogruppo consiliare di Sinistra Ecologia e Libertà che, carte alla mano, passa al contrattacco. E spunta anche la beffa: l’esponente vendoliana annuncia infatti che saranno messi a pagamento anche i parcheggi fuori le mura, per l’esattezza quelli a ridosso del Parco dei Canapè.
“Carta canta – scrive la Piccolotti – dalle delibere i 250 posti in più per i residenti sembrano essere una totale bufala. Infatti l’abbonamento a 50 euro annui sarà praticamente valido sulle stesse vie in cui lo è anche oggi”. Tutto resta come prima in via Oberdan, via Chiavellati, via Gentile da Foligno, via Marconi, via Bolletta e via Madonna delle Grazie.
“Aumenteranno solo una ventina di posti – rileva la Piccolotti – con l’allargamento dello spazio in via Marconi e nel secondo tratto di via Bolletta. Per quanto riguarda le strisce bianche riservate ai residenti – incalza la capogruppo di Sel – la storia purtroppo è la stessa”.
A conti fatti, l’aumento reale è di circa 25 posti – si legge nella nota – tra l’altro tutti collocati nella zona più vicino alla cinta muraria e quindi più distanti dal cuore della città.
Come se non bastasse, la capogruppo vendoliana punta il dito anche contro la soppressione dei parcheggi per residenti nell’ex area ospedaliera, che – fa sapere – verranno delocalizzati in via Santa Lucia, via dei Molini e nel piazzale dell’ex Suap.
Non finisce qui. “Dei nuovi 61 posti a pagamento in più – prosegue la Piccolotti – oltre la metà, ovvero ben 36 spunteranno sotto il Parco dei Canapè lungo via Nazario Sauro, con un settore interamente regolato da parchimetri. Una scelta sbagliata – sostiene – che non solo creerà problemi a chi in centro viene a lavorare, ma che paradossalmente incentiva la gente ad entrare con l’auto all’interno della città. Alla fine la montagna ha partorito il solito, inafferrabile, topolino”.
E ieri sera, Elisabetta Piccolotti ha presentato la richiesta di discutere l’intero piano nella competente commissione consiliare. Ora la battaglia si sposterà sul piano politico istituzionale.