Riccardo Menciotti, campione ternano di nuoto, rappresenterà l’Italia alle prossime Paralimpiadi di Parigi, cerimonia di apertura il prossimo 28 agosto. Menciotti, reduce dalle eccellenti prestazioni agli Europei di Madera (dove ha ottenuto 3 medaglie, 2 argenti e un bronzo), si è allenato duramente per arrivare all’appuntamento di Parigi con ambizioni da podio e migliorare il bronzo di tre anni fa, ottenuto nella 4×100 in Giappone.
La madre lo ‘mette’ in acqua da piccolissimo e da quel momento lo sport diventa un mezzo importante per poter crescere e conoscere tante persone. E proprio al nuoto torna subito dopo un grave incidente sul lavoro che gli costa l’amputazione della mano destra: “La disabilità è qualcosa che ciascuno indossa come un vestito. Se uno si sente a proprio agio nel mostrarla, lo deve fare. Se si è a disagio il mio consiglio è di guardarsi dentro e cominciare ad accettarsi”. Se ripensa alla sua prima gara, “mi viene in mente la voglia che avevo di entrare in acqua e di dimostrare quello che ero e potevo fare, ma anche la voglia di divertirmi”. La sua fonte di ispirazione più grande, è stato suo padre: “I sacrifici che ha fatto per tirare avanti, per non farci mancare nulla, l’insegnamento a tirare sempre avanti senza mollare nulla”. Su tutti, in vasca, teme sé stesso: “La mia ansia da prestazione, sto imparando a tenerla a bada e dare comunque il meglio di me”. Tolti i panni di atleta, vorrebbe dedicarsi all’agricoltura. “Amo tutto quello che il nuoto mi dà, soprattutto l’adrenalina delle competizioni”. Il suo peccato è sicuramente la gola: “E’ più forte di me, a volte sgarro a tavola, poi però rientro nei ranghi”.