ROMA (ITALPRESS) – “Stanotte conquistiamo un diritto che non ci sara’ tolto, il diritto alla speranza, una speranza che viene da Dio, non e’ una pacca sulla spalla o un incoraggiamento di circostanza, e’ un dono dal cielo che non potevamo procurarci da soli. In queste settimane abbiamo fatto salire al cielo la speranza, ma anche la speranza con l’andare avanti dei giorni puo’ evaporare”. In una Basilica di San Pietro quasi del tutto vuota, con la presenza dei sacerdoti celebranti e poche altre persone, Papa Francesco durante la veglia pasquale ha pronunciato piu’ volte la parola speranza. Attraverso le sue riflessioni ha voluto incoraggiare il popolo dei cristiani nei giorni terribili della pandemia. “Ecco l’annuncio pasquale, un annuncio di speranza. Gesu’ desidera che portiamo la speranza nella vita di ogni giorno. Un annuncio di speranza che va portato a tutti, perche’ tutti hanno bisogno di essere rincuorati e se non lo facciamo noi chi lo fara’? E’ bello essere cristiani annunciatori di vita in tempo di morte. Perche tutti siamo fratelli e sorelle e portiamo il canto della vita”. Poi il suo attacco a guerra e aborti. “Mettiamo a tacere le grida di morti, basta guerre, si fermi la produzione e il commercio delle armi, perche’ di pane e non di fucile abbiamo bisogno, cessino gli aborti perche’ uccidono vite innocenti”. Le restrizioni a causa del Covid-19, che hanno cambiato notevolmente la tradizione della Settimana Santa, hanno pure segnato la funzione nella notte di Pasqua: cancellato, durante la celebrazione della veglia, il rito del battesimo.
(ITALPRESS).
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