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Pantalla non sarà solo centro Covid: dal 25 anche altri servizi, ma restano gli interrogativi sul futuro

Dal 25 maggio all’ospedale di Pantalla, che resta centro Covid, saranno riattivati la emodialisi e la diagnostica per immagini. Poi riapriranno il Pronto soccorso, la degenza dell’area medica, l’Unità di raccolta sangue, l’oncologia e alcuni servizi di specialistica ambulatoriale. Lo ha confermato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. Che però non ha parlato di ostetricia e ginecologia, come fatto notare da alcuni. E nemmeno dell’attività chirurgica. Che però all’ospedale di Perugia, dove ormai c’è un solo paziente infettato dal Coronavirus (18 a Pantalla), saranno spostate nelle quattro cliniche private con cui è stata sottoscritta una convenzione.

Le parole di Coletto

Insomma, parole in chiaroscuro quelle di Coletto. Lette da alcuni come una buona notizia in vista di una progressiva riapertura dei vari servizi. Ma da altri ritenute ancora insufficienti, perché non indicano un tempo certo circa il ritorno alla normalità per l’ospedale della Media Valle del Tevere.

Nell’Ospedale di Pantalla, destinato temporaneamente a struttura Covid, – ha spiegato l’assessore Coletto – grazie al contenimento dell’infezione in Umbria, si stanno azzerando i ricoveri e, di conseguenza, sarà possibile riavviare dal 25 maggio i servizi di emodialisi e della diagnostica per immagini. A seguire, è prevista la riapertura del Pronto soccorso, della degenza dell’area medica, dell’Unità di raccolta sangue, dell’oncologia e di alcuni servizi di specialistica ambulatoriale”.

Convivenza in sicurezza con i reparti Covid

Per il momento, comunque, è venuta meno l’idea (e l’esigenza) di mantenere precauzionalmente l’ospedale di Pantalla come esclusivo Centro Covid regionale.

Pur non avendo lasciato alle spalle la fase dell’emergenza, per la quale è stato reso necessario individuare dei presidi da destinare alla cura dei pazienti Covid, – ha chiarito Coletto – l’Ospedale di Pantalla per alcune attività sarà riaperto ai cittadini adottando tutte le misure di sicurezza, nel rispetto dei percorsi e dopo la bonifica degli ambienti“.

I rischi della Fase 2

L’assessore mette in guardia dal possibile ritorno di un’ondata di contagi in caso di comportamenti imprudenti: “E’ opportuno ricordare – conclude Coletto – che, in questa fase, i comportamenti di ogni cittadino assumono ancora di importanza per evitare una nuova ondata di contagi. Di conseguenza, sarà opportuno fare attenzione alle indicazioni ministeriali e regionali relative all’uso delle mascherine e dei guanti, oltre al distanziamento, visto che il virus è ancora in circolazione e, se nella Fase 1, la chiusura totale ha rappresentato un elemento di grande protezione per tutti, in questo momento siamo  obbligati ad adottare scrupolosamente le precauzioni necessarie per non vanificare gli sforzi fatti sinora“.