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Panicale, preso il ladro che usava lavanderia come “bancomat”

Hanno atteso fino a quando l’hanno preso con le mani nel sacco. O meglio nella gettoniera. Nella tarda serata di ieri, poco prima delle 22.00, nella frazione Tavernelle del comune di Panicale, i Carabinieri della locale stazione, appostati da alcuni giorni davanti alla lavanderia self-service “Bolle di Sapone”, hanno arrestato in flagranza di reato per furto aggravato S.R.G., disoccupato 50enne, pluripregiudicato, nato in provincia di Potenza, da tempo in Umbria, ma senza fissa dimora.

Riconosciuto dalle telecamere. La lavanderia nei giorni scorsi era già stata presa di mira per ben due volte e i carabinieri erano in attesa dell’uomo che, fino a ieri, avevano visto solamente tramite le immagini registrate dall’impianto di video sorveglianza dell’attività commerciale e che, evidentemente, l’aveva presa per un bancomat. L’uomo, dopo che aveva scassinato le cassette portamonete delle lavatrici, prelevando tutte le monete che vi aveva trovato, è stato colto, letteralmente con le mani nel sacco, dai militari che stavano eseguendo, proprio davanti alla lavanderia, il classico servizio di appostamento.

La refurtiva. S.R.G., infatti, è stato riconosciuto proprio come il soggetto immortalato dalle telecamere, in occasione dei due precedenti furti subiti dalla lavanderia nei giorni scorsi e, perciò, verrà deferito alla Procura di Perugia anche per quei due reati. La refurtiva, oltre 150euro in monete varie, è stata completamente recuperata e restituita al legittimo proprietario, mentre l’arrestato è stato trattenuto presso le camere sicurezza della Compagnia di Città della Pieve, per essere condotto, nella mattinata, al Tribunale di Perugia, dove si svolgerà l’udienza di convalida.

Il precedente. La lavanderia self-service “Bolle di Sapone” di Tavernelle non è nuova ai furti e, sempre i Carabinieri della Stazione di Tavernelle, a maggio di due anni fa, avevano arrestato in flagranza di reato, per furto aggravato in concorso, un ragazzo ed una donna di origini rumene. In quell’occasione, i due stranieri, oltre che colpire la lavanderia, avevano derubato anche un negozio di casalinghi. Allora, i due arrestati, che erano stati fermati per strada dopo il secondo furto ai danni del negozio di casalinghi, erano stati inchiodati proprio dalle riprese delle telecamere della lavanderia automatica, che li avevano immortalati mentre scassinavano le gettoniere delle lavatrici.