” Arriva l'ennesima testimonianza di quanto la Sinistra spoletina sia succube di logiche politiche che la vedono scavalcata da altri territori che evidentemente stanno più a cuore ai nostri Amministratori regionali. L'oggetto del contendere questa volta è la bocciatura da parte della Regione di istituire l'istituto Tecnico per il Turismo che il Comune di Spoleto aveva richiesto e di cui la Provincia di Perugia si era fatta carico inserendolo nel Piano Provinciale 2003-2004 ed in quello 2004-2005. In entrambe le occasioni la Regione non aveva accolto la richiesta tanto che, nonostante sia stata ripresentata dal Comune, la Provincia non ha ritenuto neppure opportuno sottoporla all'attenzione dell'Ente regionale. Una bocciatura scontata tanto da evitare addirittura di presentare la domanda. Invece – secondo il Consigliere Provinciale Giampiero Panfili – l'Istituto Tecnico per il Turismo sarebbe stato un valore aggiunto per la formazione scolastica del territorio spoletino per almeno due ragioni: 1) l'alta vocazione turistica del territorio che rappresenta una fetta consistente dell'economia cittadina; 2) si sarebbe aggiunto ad uno degli Istituti alberghieri più qualificati d'Italia permettendo un piano di formazione scolastica capace di coprire un intero settore lavorativo. E invece niente da fare! Il sospetto rimane purtroppo sempre lo stesso: c'è una volontà politica di tenere Spoleto “sottotono” rispetto ad altri territori? Oppure si perdono certe occasioni d'oro per puro masochismo politico? Perchè la Sinistra spoletina non riesce ad avere un potere contrattuale forte tanto da valorizzare il nostro territorio come meriterebbe? E soprattutto: perchè a fare le spese di questa incapacità di incidere sugli organismi politici ed amministrativi superiori, deve essere la cittadinanza e, in questo caso direttamente i giovani, residente a Spoleto? Fortunatamente sono in tanti ad essere sempre più convinti che, per rilanciare veramente la città di Spoleto, forse sarebbe opportuno smetterla di chiedersi il perchè di tale incapacità di azione, e trovare una volta per tutte il coraggio di cambiare colore politico all'amministrazione.”