Nuove panchine di arredo urbano in Piazza dei Consoli, due momenti significativi per la città. Opera d’arte in pietra vulcanica, e ceramica maiolicata
Una panchina monumentale dipinta di rosso con sopra una bambina senza volto, di nome Caterina (in onore alla città) che guarda le sue scarpette rosse e di cui una è caduta a terra per dire “stop alla violenza”, realizzata dalla scultrice Margherita Grasselli.
Ai giardini pubblici di Deruta si potrà ammirare questa opera d’arte in pietra vulcanica, realizzata in ceramica maiolicata “affinché – sono le parole dell’assessora comunale alle politiche sociali – coloro che si recheranno in questo luogo potranno riflettere, vivere un momento di emozionalità tale per comprendere quanto è importante cambiare il concetto di cultura, carità, uguaglianza e di non violenza”.
La cerimonia di inaugurazione è avvenuta il 25 Novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne e delle celebrazioni per Santa Caterina d’Alessandria, patrona della città.
Presenti, tra gli altri, il sindaco della città, la presidente del CPO (Centro Pari Opportunità della Regione) Caterina Grechi e l’ambasciatore dell’Uzbekistan a Roma.
La panchina rossa ha vinto il concorso artistico bandito dal Comune per l’ideazione e realizzazione di questa opera d’arte.
Per l’intera giornata sono rimaste esposte, nell’atrio del Comune di Deruta, le famose scarpette rosse in ceramica realizzate dai maestri ceramisti.
Ma la giornata di ieri ha conosciuto un altro momento significativo per l’immagine della città: l’inaugurazione delle nuove panchine di arredo urbano, sei in tutto, di arredo urbano ammirabili in Piazza dei Consoli.
“Queste sedute rappresentano per noi l’antica arte ceramica in linea però con la contemporaneità e con il design – ha detto l’assessore comunale con delega all’arredo urbano -. Sono state realizzate grazie alla collaborazione con i ceramisti di Deruta, frutto di un lavoro artistico e artigianale, fra tradizione e innovazione a testimonianza della nostra identità territoriale e della nostra cultura. La realizzazione in pietra con tonalità che riprendono le pareti storiche del municipio, della Chiesa e la pavimentazione stessa della piazza, è frutto di uno studio appropriato e condiviso anche con la Soprintendenza per la qualità architettonica. Le formelle dipinte dagli artisti ceramisti del territorio narranti la storia e la tradizione del nostro paese, sono il fiore all’occhiello delle nuove panchine. Delle vere e proprie opere d’arte, a rappresentare il legame che c’è fra la comunità e il territorio, tra storia, arte, tradizione e innovazione. Vorrei ringrziare il designer Buschi Soloneroinktattoo Daniele, l’architetto Fabrizio Bertolini per la creazione e progettazione, l’Azienda Rochi Marmi per la lavorazione della pietra e l’assemblaggio delle formelle e tutto il Comitato Artigiani”.