Terza sconfitta consecutiva dall’inizio del girone di ritorno per San Giustino, che perde 3/0 contro l’Andreoli Latina. Gli azzurri tengono testa ai padroni di casa in tutti i parziali, ma pagano a caro prezzo alcuni errori di troppo nelle fasi decisive della gara. La partita, visto l’andamento, lascia l’amaro in bocca a De Togni e compagni. Tuttavia rispetto all’ultima gara di campionato, denota una crescita a livello caratteriale. I ragazzi di Fenoglio hanno giocato alla pari per gran parte del match, ed hanno messo in difficoltà la formazione di Prandi. Un dato certamente positivo, in prospettiva ad una seconda parte di campionato, in cui San Giustino sarà chiamata ad affrontare squadre, sulla carta, più abbordabili.
La partita – Avvio di gara molto equilibrato, con gli azzurri bravi a contenere gli attacchi dei padroni di casa e a sfruttare alcune lacune, soprattutto a muro. San Giustino gioca punto a punto con Latina fino al 7 pari, mostrando un approccio decisamente diverso rispetto alla gara persa contro Piacenza. Poi la Andreoli, grazie a due errori in ricezione di Vivi Altotevere, passa a più tre (10/7); Fenoglio sostituisce Cebulj con Fiore, mossa che dà i frutti sperati, San Giustino infila un parziale di 4/0 e passa avanti (11/10). Primo time out discrezionale, Prandi cerca di correggere subito alcune imperfezioni dei suoi: al tecnico ponentino non piace la fase muro difesa. La fase vede Maric in grande evidenza, lo schiacciatore serbo mette in difficoltà il muro dei padroni di casa, grazie alla sua precisione. Nella parte centrale del set le due formazioni non riescono ad avere il sopravvento l’una sull’altra, Latina e San Giustino giocano punto al punto fino al 14 pari, poi è ancora San Giustino ad allungare grazie ad un break di due punti (16/14) grazie ad un attacco vincente di Van den Dries e a un muro di Torre su Noda. Prandi chiama il secondo time out, preoccupato dalle evidenti difficoltà dei suoi, una pausa positiva per i padroni di casa che agganciano San Giustino sul 18 pari. Poi nuovo scatto in avanti di San Giustino, grazie ad un Van den Dries incisivo che porta gli azzurri avanti 21/19. Entra Cisolla, cambio che porta equilibrio tra i padroni di casa, Latina raggiunge San Giustino sul 23 pari. Il set sembra non finire mai, fase che vede le difese in grande evidenza, capaci di grandi recuperi, equilibrio che dura fino al 30 pari, poi Latina passa avanti grazie ad uno muro di Sottile su Cebulj. Punto che infonde coraggio ai padroni di casa e che permette a Latina di chiudere il primo set, in proprio favore grazie ad un ace del polacco Jarosz.
In avvio di secondo set Latina si porta subito avanti (5/4), grazie ad un Jarosz ispirato. Il forte giocatore polacco, grazie alla sua potenza, mette in difficoltà la ricezione di San Giustino, ma anche Sottile inizia a far girare bene i suoi, sia al centro che ai lati. I padroni di casa, tengono bene, grazie al muro, più incisivo rispetto al primo set. Poi Vivi Altotevere torna a farsi sotto, grazie ad alcuni errori in battuta e alla poca precisione dell’ex Rauwerdink. Nella Fase centrale c’è ancora equilibrio, San Giustino gioca bene, sia in attacco che in difesa, Latina sfrutta al meglio le potenzialità di Jarosz. Sottile si affida a lui nei momenti di difficoltà e il forte schiacciatore polacco non si fa pregare. Perfetta parità che dura fino al 13 pari. Poi Latina spezza l’equilibrio e si porta avanti di due punti (16/14), fase che premia i padroni di casa, più precisi, soprattutto in fase di ricezione. Time out tecnico. Si riparte con San Giustino che si riporta subito sotto, grazie a due errori di Noda (17/17). Poi è ancora Latina, grazie a Sottile, molto ispirato, soprattutto a muro. Ma San Giustino non si arrende, si porta di nuovo in parità grazie ad un punto di Goran Maric. Silvano Prandi chiede due Time out consecutivi, per nulla soddisfatto di come giocano i suoi, chiede più precisione, vede troppo nervosismo, teme l’agonismo del sestetto di coach Fenoglio. Poi di nuovo un momento positivo per San Giustino che si porta avanti 23/22. Cambio tattico per l’Andreoli: esce Gitto per Cisolla. E’ ancora Cisolla a dare l’equilibrio, padroni di casa che si portano di nuovo avanti 24/23. Time out discrezionale chiamato da Fenoglio. Time out che non sortisce effetti, San Giustino riceve male su Cisolla e permette a Latina di chiudere agevolmente il secondo set per 25/23.
Terzo set con Latina che sembra avere un passo diverso, i padroni di casa si portano avanti con scioltezza nella prima fase del parziale (8/5), ancora Sottile e Jarosz sugli scudi; passano da loro molte delle palle vincenti della Andreoli. Fase che vede, nelle file degli ospiti, Cebulj in evidenza, che riesce, con la sua fisicità, a tenere San Giustino attaccata a Latina. Bene tra i padroni di casa Salvatore Rossini, preciso in fase di ricezione, ma anche Noda Blanco sembra in crescita. Fase centrale che vede ancora le due formazioni giocare punto a punto, ma con Latina che tiene sempre gli ospiti dietro di due punti. Poi un parziale di quattro a zero permette a San Giustino di passare avanti (16/15). Latina gioca con discontinuità, Prandi chiama Time Out, torna a chiedere calma e precisione ai suoi, soprattutto in fase di ricezione. Pausa che premia i padroni di casa, avanti grazie a tre punti consecutivi. Adesso è Fenoglio che chiama time out, c’è tensione sulla panchina azzurra, il coach azzurro teme l’ennesimo calo di concentrazione. Ultima fase del set con Sottile che chiama ancora il polacco Jorosz a fare gli straordinari: l’asse palleggiatore schiacciatore torna a funzionare, ma anche Noda, in questa fase gioca bene e consente al forte palleggiatore ponentino più soluzioni. Il set si chiude 25/23 in favore dei padroni di casa, grazie ad un attacco vincente di Patriarca.
Andrea Sartoretti, direttore sportivo di San Giustino, ha dichiarato a fine gara: “E’ difficile commentare una sconfitta come quella di oggi. Abbiamo disputato una buona gara, soprattutto sotto il profilo della convinzione, del carattere, dell’approccio alla partita, siamo stati più bravi di loro, ma torniamo a casa con zero punti. Non siamo stati capaci, soprattutto nei primi due set, di chiudere i parziali in nostro favore. Avevamo la possibilità di farlo, ma è mancata ancora una volta la tranquillità, il cinismo. Gare come queste devono essere vinte, ma è necessaria più cattiveria, soprattutto nelle fasi finali del set. Comunque abbiamo fatto un passo in avanti rispetto alla gara di Piacenza. Dobbiamo restare calmi, concentrati e lavorare sulle prossime partite. Dopo Trento, ci aspettano, sulla carta, gare più abbordabili, che non dobbiamo perdere. Crediamo fortemente nell’obbiettivo play off, lavoriamo per questo, ogni giorno. Sono convinto che attraverso l’impegno ed il lavoro riusciremo ad invertire la tendenza, stiamo attraversando un periodo di difficoltà, ma contiamo di riuscire a superarlo in breve tempo”.