Una vittoria senza contestazioni, figlia di una netta superiorità che ha avuto i suoi punti di forza in una sapiente regia di Giacomo Nappini e in alcune soluzioni sceniche di grande effetto. Quando Carla Erbaioli, conduttrice della serata, ha letto il verdetto della giuria, nessuno ha storto il naso perchè tutta la piazza,inclusi i rioni avversari, avevano in cuor loro già attribuito la vittoria a La Bruna.
Anche la classifica degli altri piazzamenti ha messo tutti d’accordo, segno che i giurati Beatrice D’Agostino, Doretta Topini e Giancarlo Scerna hanno saputo interpretare nelle loro valutazioni il sentimento popolare e segno che la loro scelta da parte del Presidente Buzzelli è stata azzeccatissima. Infatti nessuno dei tre giurati è del territorio o ha legami con esso e nessuno ha specifiche competenze teatrali, ma la loro scelta è stata fatta secondo criteri di onestà, trasparenza e correttezza.
Il primo rione a scendere in Piazza è stato Castel Ritaldi a cui era stato assegnato il pianeta Venere: una buona rappresentazione, ma interpretata con poco pathos e con le varie fasi non bene amalgamate tra loro.
Poi è toccato a Colle del Marchese,vincitore della sfida dello scorso anno e a cui era stato assegnato il pianeta Giove: i colliciani hanno messo in scena una rappresentazione per molti versi simile a quella dei loro colleghi castelritaldesi: stessa trama e stessi accorgimenti scenici, ma con una amalgama migliore. Grande pecca di questa rappresentazione, che pur aveva strappato applausi a scena aperta alla platea, è stata l’assenza di un vero finale, cosa che ha inciso non poco sul verdetto finale della giuria.
La terza rappresentazione è stata di Castel San Giovanni con il pianeta Marte: come al solito la regia di Mirko Peruzzi ha prodotto un risultato fuori dagli schemi, frutto di una visione tutt’altro che classica della materia teatrale, con un grande utilizzo delle moderne tecnologie. Al di là dei grandi problemi tecnici che una simile scelta finisce inevitabilmente per comportare su una Piazza non attrezzata come quella di Castel Ritaldi, c’è da segnalare anche la scarsa fruibilità che l’impostazione scelta ha per una gran parte del pubblico presente, che alla fine della scena si interrogava sui beep e sulle scritte che si alternavano sullo schermo, non avendo capito che erano gli sms che il protagonista dello sketch, seduto su un water, si scambiava con la sua ragazza.
E’ stata quindi la volta di La Bruna, che invece ha centrato a pieno l’obiettivo proponendo uno spettacolo bello e coinvolgente, dallo sviluppo chiaro e con scelte sceniche azzeccatissime. I giochi di luce con gli specchi e il lancio di grandi palloni da più punti sulla piazza hanno catturato il pubblico, mentre la scena del ragno i cui tentacoli escono dalla porta del castello e la cui tela avvolge in un gioco di fili di tulle una coppia di giovani amanti è stata un momento di vero teatro. Grande la partecipazione corale del rione più popoloso e grande la regia di un “maestro” quale Giacomo Nappini, che ha fatto la differenza.
Da ultimo è andato in scena Mercatello, a cui era stato assegnato il pianeta Mercurio. Più che una rappresentazione teatrale Mercatello ha prodotto un concerto, con interpreti sontuosi, quali il pianista Egidio Flamini e la cantante Daniela Pupella, ma ai più è sembrato un fuori-tema.
Ecco perchè il verdetto della giuria è stato unanime e veloce: prima La Bruna, secondo Colle del Marchese, terzo Castel Ritaldi, quarto Mercatello e ultimo Castel San Giovanni.