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Palio del Fantasma: la prima sfida va al Colle del Marchese. Guarda le foto

Parte bene il Colle del Marchese che si aggiudica la prima delle tante sfide che porteranno i cinque rioni a disputarsi il XXIV Palio del Fantasma sabato prossimo sulla Piazza Santa Marina a Castel Ritaldi.

Anzi, a giudicare dalla tradizione, il Colle parte benissimo, vincendo la sfida a lui meno congeniale, quella, sentitissima delle rappresentazioni teatrali, che richiede estro, fantasia, cultura e gentilezza d’animo. Infatti il Colle, che è il rione più piccolo tra i cinque e vincitore di ben cinque Palii, vanta una tradizione di successi nei giochi medioevali dove astuzia e forza fisica sono le componenti che fanno la differenza.

Ieri sera, invece, i colliciani hanno dimostrato di saper mettere in campo anche classe e sensibilità artistica con una partecipazione corale dell’intero borgo sotto la regia di Lisa Filippucci, anche lei colliciana DOC, impreziosita dall’innesto di alcune perle, quali l’esibizione delle quattro ginnaste del gruppo di Francesca Orsolini, quella della funambolica acrobata Laura Ugolini della Compagnia Piccolo Nuovo Teatro e quella dei due ballerini di flamenco Arianna Ciotti e Luca Baldassarri, la cui performance ha visto protagonista anche Ernesto Andreani, ballerino ispiratissimo di Colle del Marchese.

Il trema di quest’anno era quello dei colori e delle emozioni che essi evocano e alle quali sono associati: al Colle è toccato il colore rosso, che se da un lato è forse il più emotivamente intenso e quindi il più adatto allo scopo, dall’altro offre una serie di spunti diversissimi non facili da conciliare in un’unica coordinata rappresentazione. Ed è qui che si è vista la mano “vincente” della regista Lisa Filippucci: ha infatti scelto di incentrare la scena sui personaggio di Paolo e Francesca, la coppia di amanti più famosa della storia della letteratura, travolti dal rosso della passione e condannati per questo a soffrire tra le rosse fiamme dell’inferno. Amore, ira, gelosia, disperazione: tutto perfettamente coordinato in rosso.

Al secondo posto si è piazzato Castel San Giovanni a cui era toccato il colore giallo: audace e frizzante l’interpretazione data al tema, che ha puntato sul genere cinematografico del film giallo e delle emozioni che esso sa dare a chi lo guarda.

Terzo gradino del podio per La Bruna, alle prese con il colore verde: il rione più popoloso del contado ha messo in scena una sorta di storia della genesi dell’umanità, dall’impostazione un po’ forte, basata sulla contrapposizione iniziale delle forze del bene e del male, rappresentate rispettivamente dalla luce bianca e da quella nera che alla fine si incontrano dando vita al verde, colore dell’equilibrio, che è proprio il colore mediano della scala cromatica.

Penultimo piazzamento per Castel Ritaldi ed il suo colore blu, che ha messo in scena una rappresentazione di livello, ma che forse è stato penalizzato dalla scelta dare un largo spazio alla danza e poco a tutto il resto.

Ultimo Mercatello, che ha interpretato il colore bianco come simbolo di purezza e di rinascita attraverso varie allegorie, dal baco da seta che si trasforma in farfalla alla neve che candida attenua ogni paesaggio. Questa rappresentazione però è stata caratterizzata dal persistere di alcuni problemi tecnici nella riproduzione delle tracce audio, che ha causato molte interruzioni frammentando così la scena e rendendone impossibile una valutazione oggettiva.

Alla fine la giuria, composta dalla Presidente Stefania De Santis (Caposala Pediatria Spoleto), dal Maestro Giuliano Giumann (già direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Perugia e attualmente docente all’Accademia delle Belle Arti di Brera), dal Prof. Maurizio Petrangeli (docente di progettazione architettonica alla Facoltà di Architettura della Sapienza a Roma) e da Anio Fienauri (organizzatore della Quintana di Foligno), ha espresso un verdetto unanime e che ha incontrato le sensazioni e le aspettative della piazza, che, aveva già decretato Colle del Marchese vincitore sul campo.