Finalmente ci siamo. O quasi. Perché dopo il via libera del governo (arrivato in piena notte) alle linee guida delle regioni, ora, per palestre e piscine, si dovrà solo aspettare l’apertura prevista per il 25 maggio.
Il documento tecnico-scientifico “Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche, Produttive e Ricreative”, elaborato da Inail e Istituto superiore di Sanità, contiene le diverse misure di prevenzione e contenimento per contrastare la diffusione del contagio, tra le quali spiccano sempre norme comportamentali e distanziamento sociale. “Resta inteso – si legge nel documento – che in base all’evoluzione dello scenario epidemiologico le misure indicate potranno essere rimodulate, anche in senso più restrittivo”.
Le seguenti indicazioni si applicano a enti locali e soggetti pubblici e privati titolari di palestre, comprese le attività fisiche con modalità a corsi, che saranno consentite senza contatto fisico interpersonale ma con una distanza di 2 metri tra una persona e l’altra. I gestori sono tenuti a predisporre una adeguata informazione sulle tutte le misure di prevenzione da adottare, oltre a redigere un programma delle attività il più possibile pianificato (es. con prenotazione) e regolamentare gli accessi, in modo da evitare assembramenti e aggregazioni (andare già vestiti, ad esempio, è un’ottimo consiglio per evitare traffico negli spogliatoi). All’ingresso potrà anche essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
Bisogna organizzare gli spazi e le docce negli spogliatoi in modo da assicurare le distanze di almeno 1 metro (con postazioni d’uso alternate o separate da barriere), anche regolamentando l’accesso agli stessi. Regolamentare i flussi, gli spazi di attesa, l’accesso alle diverse aree, il posizionamento di attrezzi e macchine, anche delimitando le zone, al fine di garantire la distanza di sicurezza di:
Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori in punti ben visibili, prevedendo l’obbligo di questa semplice azioni all’ingresso e in uscita.
Dopo l’utilizzo da parte di ogni singolo soggetto, il responsabile della struttura assicura la disinfezione della macchina o degli attrezzi usati. Garantire la frequente pulizia e disinfezione dell’ambiente, di attrezzi e macchine (anche più volte al giorno ad esempio tra un turno di accesso e l’altro), e comunque la disinfezione di spogliatoi (compresi armadietti) a fine giornata. Importante sarà anche garantire una buona aerazione dei locali.
Non condividere borracce, bicchieri e bottiglie e non scambiare con altri utenti oggetti quali asciugamani, accappatoi o altro. In palestra vanno utilizzate apposite calzature previste esclusivamente a questo scopo. Tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro una borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; si raccomanda, ovviamente, di non consentire l’uso promiscuo degli stessi armadietti e di mettere eventualmente a disposizione sacchetti per riporre i propri effetti personali.
La mascherina, non essendo citata nelle linee guida per le palestre, non sarà quindi obbligatoria durante l’allenamento, anche se va comunque portata (anche in sala pesi) in caso di eventuale riduzione delle distanze interpersonali.
I frequentatori devono rispettare rigorosamente le indicazioni impartite dagli istruttori e assistenti ai bagnanti. Il gestore dovrà prevedere opportuna segnaletica, incentivando la divulgazione dei messaggi attraverso monitor e/o maxi-schermi, per facilitare la gestione dei flussi e la sensibilizzazione riguardo i comportamenti, mediante adeguata segnaletica. Ci sarà divieto di accesso del pubblico alle tribune e divieto di manifestazioni, eventi, feste e intrattenimenti.
Occorre redigere un programma di attività il più possibile pianificato in modo da dissuadere eventuali aggregazioni e regolamentare i flussi degli spazi di attesa e nelle varie aree per favorire il rispetto del distanziamento sociale di almeno 1 metro. Se possibile prevedere percorsi divisi per l’ingresso e l’uscita. Privilegiare l’accesso agli impianti tramite prenotazione.
La densità di affollamento in vasca è calcolata con un indice di 7 mq di superficie di acqua a persona. Il gestore pertanto è tenuto, in ragione delle aree a disposizioni, a calcolare e a gestire le entrate dei frequentatori nell’impianto
Come già visto per le palestre tutti gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti dentro una borsa personale, anche qualora depositati negli appositi armadietti; anche in questo caso è vietato l’uso promiscuo degli armadietti.
Dotare l’impianto/struttura di dispenser con soluzioni idroalcoliche per l’igiene delle mani dei frequentatori in punti ben visibili all’entrata, prevedendo l’obbligo di frizionarsi le mani già in entrata. Altresì prevedere i dispenser nelle aree di frequente transito, in modo da favorire da parte dei presenti l’igiene delle mani.
Al fine di assicurare un livello di protezione dall’infezione assicurare l’efficacia della filiera dei trattamenti dell’acqua e il limite del parametro cloro attivo libero in vasca compreso tra 1,0 – 1,5 mg/l; mentre il cloro combinato dovrà essere ≤ 0,40 mg/l; pH 6.5 – 7.5. Questi limiti devono rigorosamente essere assicurati in presenza di bagnanti. La frequenza dei controlli sul posto dei suddetti parametri è non meno di due ore. Dovranno tempestivamente essere adottate tutte le misure di correzione in caso di non conformità, come pure nell’approssimarsi del valore al limite tabellare.
Regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, cabine, attrezzature (sdraio, sedie, lettini, incluse attrezzature galleggianti, natanti etc.).
Prima di entrare nell’acqua della vasca provvedere ad un’accurata doccia saponata su tutto il corpo; è obbligatorio l’uso della cuffia; è vietato sputare, soffiarsi il naso, urinare in acqua; ai bambini molto piccoli far indossare i pannolini contenitivi.