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Pale eoliche tra Montebibico e Ferentillo, Regione pronta a contrastare il progetto

La Regione Umbria pronta a contrastare il progetto che prevede la realizzazione di 8 pale eoliche nel territorio comunale di Spoleto, al confine con la Valserra, con un impianto di accumulo e stazione di trasformazione elettrica a Ferentillo. Come anticipato da Tuttoggi.info, la società Fred. Olsen Renewables Italy srl di Roma ha iniziato l’iter autorizzativo per il progetto denominato “Energia Montebibico”.

Il primo passo è stato l’avvio del procedimento di Valutazione di impatto ambientale, con la pubblicazione di ben 193 documenti sull’apposito portale del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica: fino a fine luglio potranno essere presentate osservazioni da parte di cittadini ed istituzioni. Il sindaco di Spoleto, Andrea Sisti, nell’ultima seduta del consiglio comunale (su sollecitazione della consigliera di Alleanza Civica Alessandra Dottarelli) ha detto: “Questo è un progetto che viene da lontano, ci furono anche degli anenometri nel 2002 – 2003, un broker mi è venuto a trovare e gli ho detto che nei nostri monti non ci saranno pale eoliche”. Rimane da capire se il Comune si sia formalmente attivato con osservazioni in merito alla Valutazione di impatto ambientale.

Nel frattempo si muove ufficialmente la Regione, che tra l’altro in questi giorni ha approvato il disegno di legge “Misure urgenti per la transizione energetica e la tutela del paesaggio umbro”, per ‘mappare’ le aree idonee e quelle inidonee alla realizzazione di impianti di energia alternativa nel territorio dell’Umbria. L’iter per questo importante strumento di tutela del territorio, però, si dovrebbe concludere solo alla fine dell’estate. L’obiettivo, come spiegato tra l’altro dall’assessore regionale Thomas De Luca ieri alla Seconda commissione consiliare, è quello di spingere sull’energia green per rendere l’Umbria il più possibile autosufficiente, salvaguardando però varie tipologie di aree e puntando al recupero di aree compromesse.

Ed oggi, con particolare riferimento al progetto delle pale eoliche a Montebibico, De Luca osserva: “Invitiamo gli investitori nazionali e stranieri interessati a realizzare impianti nella nostra regione ad orientarsi verso interventi da attuare nelle aree idonee, archiviando definitivamente progetti insostenibili che insistono all’interno delle aree non idonee. L’Umbria non è più terra di nessuno, ci sono delle leggi e le faremo rispettare. L’interlocuzione con le comunità locali e con i comuni – aggiunge – è il presupposto imprescindibile per la realizzazione di progetti nella nostra regione”.

La Giunta regionale, pur riconoscendo l’imprescindibile necessità della realizzazione di impianti alimentati da fonti di energia rinnovabile, tra cui l’eolico che riveste assolutamente un ruolo strategico per traguardare gli obiettivi di autonomia energetica, esprime totale contrarietà alla realizzazione di impianti all’interno delle fasce di rispetto di 3000 metri dai beni culturali, in particolar modo i nuclei storici vincolati, definite dal Dlgs 199/2021.

Il progetto in questione prevede inoltre la realizzazione di una nuova stazione elettrica che, de facto, triplicherà la superficie già occupata dalla nuova cabina primaria localizzata nel Comune di Ferentillo. “Già nel caso della cabina primaria – prosegue De Luca – la localizzazione nell’area di massimo rischio esondazione, in fascia A del Piano di Assetto Idrogeologico (PAI), ha visto forti criticità. Nello specifico, un’autorizzazione unica rilasciata durante il passato governo regionale che deve ancora perfezionarsi con la ratifica della non delocalizzabilità dell’opera. È assolutamente impensabile che in quella zona possa localizzarsi anche una centrale elettrica Terna che triplicherebbe l’area occupata, gravando pericolosamente sull’officiosità idraulica durante le ricorrenti esondazioni del fiume Nera che hanno interessato l’area per tre volte nell’ultimo decennio”.

Come assessore al ramo – sottolinea De Luca – utilizzerò tutti gli strumenti politici, tecnici e legali a mia disposizione per garantire la preminente sicurezza esprimendo la mia piena contrarietà all’intervento. Sull’incolumità pubblica non si scherza”.

La centrale, che sarà a servizio di 8 aerogeneratori, interessa il Comune di Spoleto e si trova in parte all’interno della fascia di rispetto del nucleo storico di Acqualacastagna, nonché a poco più di 1000 metri dall’abitato di Montebibico. “Ci troviamo di fronte all’esempio classico della necessità di procedere urgentemente all’approvazione della legge Energia Umbra. Ci sono progetti eolici che creano ricchezza e sviluppo e poi ci sono interventi che sono estranei alle comunità. Giustizia climatica vuol dire anche questo, garantire che un paese non sia letteralmente inglobato da un impianto. In attesa che la Regione esprima il proprio parere – conclude l’assessore – invitiamo la cittadinanza a partecipare attivamente presentando le proprie osservazioni entro il 30 luglio, secondo quanto previsto dall’avviso pubblico di Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell’articolo 24, comma 3, del decreto legislativo 152/2006″.