Il day after del comunicato del Comune che sconfessa alcune dichiarazioni rilasciate da Andreani e Calabresi sulla sentenza del Palazzo della Posterna, si è aperto con una serie di minacce di querela e richieste di rettifica. Inviate o ‘telefonate’ ai quotidiani (neanche tutti) ma non alla stessa municipalità. Potere dell’alleanza che vige fra l’Idv del candidato Andreani e la maggioranza consigliare? Probabile. Così l’attacco viene scagliato contro la stampa, meglio, contro quei cronisti che, come Tuttoggi.info, si son permessi di dubitare di alcune affermazioni rilasciate in conferenza stampa da Andreani e Calabresi.
I due infatti avevano approvato, nella seduta del 12 ottobre 1998 n. 135, l’Atto di Adozione al “Piano Particolareggiato” dove, a differenza di quanto da loro sostenuto, venivano indicati indici di edificabilità (2,92mc/mq), cubatura (15.000 mc), altezza dell’edificio (18 mt) e, sopratutto, la stessa area sulla quale sarebbe sorto il Palazzo. Dunque nessuno dei presenti a quel Consiglio poteva non sapere.
Che quella seduta fosse di straordinaria importanza lo si intuisce anche leggendo la dichiarazione dell’allora consigliere Prc Alessandro Sinibaldi. “…sul discorso dei 35.000 mc, in effetti la critica l’abbiamo fatta, ma era riferita ai 35.000mc, adesso si è più che dimezzata, più del 100%… e siccome c’è un impegno solenne del Sindaco noi ribadiamo il voto favorevole a questa scelta”.
Ma torniamo alla protesta di Andreani.
In piena notte arriva la presa di posizione del candidato del partito dipietrista: “ho letto con stupore il maldestro tentativo di coinvolgere il mio buon nome e la mia credibilità nella vicenda del palazzo della Posterna. Tale tentativo però non può che miseramente fallire. Io posso dire a voce alta che non ero favorevole al Palazzo della Posterna. Ribadisco che non ho votato la delibera finale e definitiva di approvazione delle cubature del palazzo della Posterna come recita la delibera n. 9 del 21 gennaio 1999. Visto la solerzia del Comune nel pubblicare le delibere, poiché io sono documentato, pubblico la delibera finale. Io non ho votato. Oggi convocherò un incontro per produrre tutta la documentazione completa (che peraltro non si è tenuto, n.d.r.). Attendo scuse pubbliche da chi ha tentato di infangarmi, dott. Alfredo Andreani”.
Alla mail allega anche il frontespizio della delibera del 21 gennaio 1999 (in home page), in pratica l’appello dei presenti, da cui si evince non che Andreani “non ha votato”, ma che non ha partecipato ai lavori dell’Aula. Che è un tantino diverso. Idem Calabresi. Che fosse un assenza di protesta, dai verbali, ma anche a sfogliar le cronache del tempo, non c’è traccia.
Quella del 21 gennaio comunque è in effetti la seduta dell’”Esame osservazioni ed approvazione definitiva del Progetto”.
Dunque Andreani, come pure Calabresi, non erano presenti al momento della approvazione definitiva del Piano.
E allora? Chi aveva scritto il contrario? Magari più che di una rettifica, si potrebbe parlare di una ‘precisazione’, come nel pomeriggio ha concordato telefonicamente con TO® lo stesso Calabresi. Una precisazione a richiesta, aggiungiamo. Ma torniamo alla mail di Andreani.
Lo stesso Di Pietro, ma anche De Magistriis, suggerirebbero, in casi come questi, di non fermarsi al solo frontespizio ma di spulciare tutti gli atti. Insomma, di non fermarsi alla sola evidenza. Detto, fatto. Qualche ora per rimediare l’incartamento (con Andreani che, non vedendo la ‘sua’ rettifica pubblicata, minacciava al telefono anche di far sequestrare il sito di Tuttoggi.info) e…zacchete, ecco la sorpresa.
Nel consiglio del 21, infatti, il consesso è chiamato ad approvare definitivamente il Piano che include anche una ‘osservazione’ della società Findem S.r.l.. In pratica si tratta di una proposta tesa ad ampliare l’area edificabile, pur mantenendo la stessa cubatura (vedi foto 1). E’ l’ex assessore Bernardino Ragni a relazionare all’adunanza: “la pratica – è riportato nel verbale – è stata esaminata dalla III Commissione Consigliare Permanente nella seduta del 13 gennaio 1999 che ha espresso parere favorevole a maggioranza, prendendo atto dell’osservazione della Findem srl. L’accoglimento di tale osservazione, tuttavia, non va a modificare la cubatura prevista di 15.000 mc, per cui si propone al Consiglio comunale di approvare la proposta della Giunta comunale”. Prima di passare all’approvazione il presidente del consiglio Belli, com’è prassi, richiama tutti i pareri e le risultanze acquisite (vds. foto 2-5). Ed è leggendo l’ottavo paragrafo che si legge ”…RICHIAMATA la deliberazione del Consiglio comunale n. 135 del 12.10.1998, esecutiva ai sensi di legge”. Patapumfete. Vuoi vedere che è per questo che ha inviato solo il frontespizio?
Dunque quella delibera del ‘98, votata favorevolmente anche da Andreani e Calabresi, non è che non valesse proprio niente. A tal punto riesce difficile capire quali scuse si debbano presentare al candidato Andreani, per essersi limitati a riportare gli atti. Tutto qui. Che poi i due, con il passar dei mesi (o degli anni), siano tornati sui loro passi e abbiano abbracciato la causa di ambientalisti e comitati cittadini, è un’altra questione. Legittima, senza ombra di dubbio. Calabresi, da parte sua, ne ha fatto una vera e propria battaglia di vita, come per la vicenda dell’Ippodromo di Poreta.
Andreani un pò meno, impegnato com’era, fra il 2000 al 2005, a ricoprire l’incarico di Assessore esterno in Provincia. Lo stesso Aurelio Fabiani di Casa Rossa, fra i primi promotori della battaglia contro il ‘Mostro delle mura’, ha in queste ore avuto modo di scrivere: “io, Andreani, nella battaglia contro l’ecomostro, me lo ricordo poco, poco, una volta si, sul palco, l’ho visto nelle foto”.
Fine della puntata. La prossima andrà in scena domani quando, sempre a Villa Redenta, Andreani e Calabresi terranno una nuova conferenza stampa. “Carte alla mano”, dice al telefono Calabresi invitando Tuttoggi.info. Speriamo, perchè a rintracciarle poi è faticoso e polveroso.
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Convocata per le 12 di questa mattina a Villa Redenta, la conferenza stampa di Alfredo Andreani e Gianpiero Calabresi, che avrebbe dovuto far luce sulle presunte inesattezze operate dagli organi di stampa (leggi TO®) e dello stesso Comune, è stata invece annullata con una telefonata….. alla reception dell'Ostello di Villa Redenta! Peccato che TO® non ne sapesse nulla, risultando l'unica testata presente nel luogo indicato dal Calabresi: certo ai due politici non mancano i recapiti di Tuttoggi.info, viste le copiose e concitate telefonate e mail della giornata di ieri. Chissà che ci sia una nuova convocazione, anche “a sorpresa” magari. Purchè non si giochi troppo a nascondino.
(aggiornato alle 12,30 del 12-03-2010)