Saranno quattro le mostre organizzate dal Comune di Spoleto a Palazzo Collicola in occasione del 64° Festival dei 2 Mondi. Sotto la direzione di Marco Tonelli, le proposte artistiche di quest’estate 2021 (l’apertura è in programma il prossimo 26 giugno e saranno visitabili fino al 26 settembre) saranno un viaggio tra sperimentazione, scrittura, disegni e pittura, all’interno di diversi percorsi concettuali sviluppatisi, in alcuni casi, in epoche apparentemente lontane e idealmente distanti.
A cura di Marco Tonelli la mostra, pensata assieme all’artista, sarà allestita nelle sale interne della Galleria d’Arte Moderna. Promossa dal Festival Dei Due Mondi, si inserisce idealmente nella tradizione di esposizioni di disegni di grandi artisti moderni e contemporanei, come fu per Disegni americani del MoMA (1961), Disegni italiani moderni (1962), Willem de Kooning: disegni (1969), James Ensor. Disegni e Acqueforti (1981), Balthus: disegni e acquerelli (1982), che si tennero a Spoleto proprio nell’ambito del Festival. Una mostra del genere, dedicata esclusivamente al disegno, è la prima realizzata da Penone in Italia, dopo quella del Drawing Center di New York nel 2007.
Opere dalla Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola e dalla Fondazione Marignoli di Montecorona.
A cura di Michele Drascek, Duccio K. Marignoli, Marco Tonelli, due collezioni d’arte di Spoleto, quella della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Collicola e quella della Fondazione Marignoli di Montecorona, hanno voluto mettere a confronto, creando una linea storica senza soluzione di continuità, dal XVI secolo all’epoca contemporanea, una serie particolare di opere: bozzetti, modelli, schizzi preparatori, studi. Saranno esposte in tutto 70 opere tra disegni, dipinti, sculture, maquette in legno, modelletti, alcune delle quali recuperate eccezionalmente dai depositi di Palazzo Collicola od esposte per la prima volta in pubblico dalla collezione conservata a Palazzo Marignoli.
A cura di Fabio Sargentini e Marco Tonelli, nove grandi dipinti saranno presentati in altrettante sale del Piano mostre del museo, creando un percorso di stanze o stazioni che dir si voglia, immerse nell’oscurità e ritagliate nel buio da un unico punto di luce, che fa emergere figure monumentali di misteriosi uomini solitari e carichi di connotazioni simboliche, dipinte tra 1994 e 2011 e provenienti da un unico nucleo tematico: quello della Galleria dell’Attico di Roma, presso cui l’artista ha tenuto mostre personali e collettive sin dal 1994.
A cura di Davide Silvioli è un progetto site-specific di Josè Angelino in collaborazione con la Fondazione Carla Fendi e con Mahler & LeWitt Studios. Tutte le opere in mostra, che saranno dislocate in diverse aree di Palazzo Collicola sono courtesy della Galleria Alessandra Bonomo. L’evento costituisce il primo appuntamento di un ciclo di esposizioni dal titolo Collicola Project Room(s), a cura di Davide Silvioli e dedicate ad artisti emergenti.