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Pagamenti in criptovalute: quali possibilità al momento in Italia?

Le criptovalute sono una tecnologia sempre più diffusa nel mondo, con tantissime aziende che negli ultimi anni hanno iniziato ad accettare pagamenti con le monete digitali. La notizia più importante è stata la mossa di Elon Musk, uno dei più celebri sostenitori delle criptovalute, infatti da alcune settimane è possibile comprare un’auto elettrica Tesla pagando in Bitcoin, una sperimentazione iniziata per il momento negli Stati Uniti che sarà disponibile entro la fine del 2021 anche negli altri Paesi.

Secondo gli esperti ci sarà un rapido ampliamento dei pagamenti crypto nei prossimi anni, soprattutto considerando i progetti in corso di colossi come Visa, PayPal e MasterCard. Tuttavia, se nel resto del mondo aumenta ogni mese la lista di imprese che permettono di pagare con le monete digitali, anche in Italia la situazione si sta muovendo, con un numero in crescita di aziende che stanno adottando questa soluzione innovativa per offrire maggiori opzioni di pagamento ai propri clienti.

Quali sono le aziende che accettano pagamenti crypto in Italia

In base alle indicazioni della piattaforma specializzata Coinmap.org, in Italia sono numerose le aziende che accettano pagamenti con le criptovalute, soprattutto al Nord e nelle grandi città come Milano, Firenze, Venezia, Roma e Napoli. Soltanto nel capoluogo lombardo sarebbero 88 gli esercenti che consentono di saldare con il wallet digitale crypto, tra cui testate giornalistiche, laboratori di analisi, medici, hotel e studi legali.

Inoltre, riprendendo quanto scritto su criptovaluta.it è possibile perfino pagare il caffè con le criptovalute. Infatti è stata annunciata una collaborazione tra la famosa torrefazione di Napoli, Caffè Barbera e Algorand, società che si occupa di tecnologie per l’integrazione delle applicazioni decentralizzate con le infrastrutture della finanza convenzionale. Il progetto non è il primo di queste genere, infatti iniziative simili sono state prese anche da aziende come Starbucks.

A Roma uno degli eventi che si sono fatti notare è stato quello di Coinbar, un bistrot aperto nel 2020 a Piazza Barberini dove si paga in Bitcoin. Il locale è stato avviato dai proprietari dell’omonima piattaforma di trading sulle criptovalute, per promuovere la conoscenza di questa nuova tecnologia tra i consumatori. Soltanto nella capitale ci sono 95 imprese e professionisti che accettano pagamenti crypto secondo il portale Coinmap, contro i 15 di Napoli, i 19 di Palermo e i 26 di Bologna e Firenze.

Ovviamente è il settore del luxury ad aver accelerato sui pagamenti in criptovalute, in quanto acquistare prodotti e servizi molto costosi in Bitcoin o altre monete digitali è una soluzione più efficiente, sicura e veloce. Un esempio è il broker di voli privati Fast Private Jet, piattaforma online dove si possono prenotare jet personali per volare in tutto il mondo, in grado di ricevere una transazione record di 500 mila dollari in Bitcoin attraverso BitPay, operazione realizzata per il pagamento di un volo a lungo raggio.

I pagamenti online in criptovalute: dove sono possibili?

Naturalmente, anche le imprese che operano esclusivamente online stanno iniziando a supportare pagamenti con le criptovalute, una modalità sempre più gettonata considerando il numero elevato di persone che hanno oggi un wallet digitale crypto. Una delle piattaforme più conosciute è Expedia, infatti il popolare sito web per la prenotazione di viaggi e vacanze consente di pagare in Bitcoin tramite il supporto di Coinbase, bisogna soltanto indicare questa modalità prima di chiudere l’ordine scegliendo l’opzione tra le soluzioni di pagamento proposte nel checkout.

Amazon al momento non accetta pagamenti crypto diretti, tuttavia esistono dei portali come Paxful sui quali è possibile acquistare buoni Amazon in Bitcoin e viceversa, con la possibilità di usare le gift card per comprare la moneta digitale ideata da Satoshi Nakamoto. Altre aziende invece sono tornate sui loro passi rimuovendo il pagamento in Bitcoin dal loro store online, come è avvenuto per Microsoft che aveva inizialmente introdotto questa opzione nel 2018.

Realtà molto attive sulle criptovalute sono le società fintech, per le quali l’integrazione delle monete digitali è un passo quasi scontato. Uno dei progetti più noti è quello di Facebook, con l’azienda guidata da Mark Zuckerberg che dopo aver accantonato Libra ha deciso di puntare su Diem, una stablecoin ancorata al valore del dollaro americano, con la quale sarà possibile effettuare transazioni crypto su Facebook e WhatsApp.

(Modificato il 18/05)