Cinque piccoli pacchi, ieri pomeriggio, sono apparsi sotto il mega albero luminoso di Piazza Matteotti a Città di Castello. Babbo Natale è forse passato in anticipo? Assolutamente no. I “doni” in questione, infatti, non sono che semplici “regali polemici” dei militanti di Casapound che, secondo quanto riportato dalle singole diciture, simboleggiavano ognuno un diverso problema della città: “degrado”, “scuola”, “sanità”, “lavoro” e “immigrazione”.
“Dall’operazione Mare Nostrum – precisa Casapound in una nota – il sindaco ci regala per Natale un nuovo flusso di immigrati alloggiati a spese di una città che già soffre per via della crisi. Nella zona ci sono molte famiglie italiane senza dimora e in grave emergenza economica. La Valtiberina è famosa per l’alta concentrazione di giovani disoccupati e la zona non offre alcuna possibilità di accesso al lavoro, nemmeno ai laureati”.
Tra le altre critiche c’è quella mossa ad un centro storico in cui “le attività stanno morendo una dopo l’altra” e dove “vengono organizzate poche manifestazioni solo in determinati mesi, lasciando la città abbandonata a se stessa per il resto dell’anno”.
“Inoltre – conclude la nota del movimento – due giovani su tre sono a casa con i genitori non potendosi permettere una casa propria nemmeno in affitto. Le prestazioni sanitarie sono infine peggiorate drasticamente, lunghissime sono le attese per visite e pronto soccorso e totale la confusione all’arrivo del malato in ospedale.”