(Adnkronos) - Aumenti e arretrati in busta paga, per i dipendenti pubblici, arriveranno “se ce la faremo già a gennaio, al più tardi a febbraio”. Lo dice il ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, in una intervista al Messaggero, affermando che l'atto di indirizzo per avviare invece le trattative per il rinnovo del triennio 2025-2027 avrà tempi “brevi”. Le risorse “ci sono, si tratta di un percorso senza incognite, cercheremo di essere efficienti al massimo nel muoverci”.
Sul rinnovo mancato del ccnl di enti locali, su cui Cgil e Uil si sono dette contrarie, il ministro aggiunge: “Ho vissuto con molto dispiacere la mancata firma di Cgil e Uil. Ma ora la legge di Bilancio è chiusa, sappiamo con certezza quali sono le risorse a disposizione. A questo punto vale la pena provare ad essere pratici nei ragionamenti” arrivando “a una sintesi recuperando anche il consenso di Cgil e Uil, o almeno lo auspico”.
Rispetto invece alla riforma della Pubblica amministrazione, Zangrillo dice di aver “preparato una proposta di disegno di legge che nelle prossime settimane sarà esaminata in consiglio dei ministri”. Oltre alla progressione di carriera da funzionari a dirigenti senza dover necessariamente passare per il concorso, la proposta “vuole recuperare la responsabilità dei dirigenti nella gestione delle proprie persone, dando loro la possibilità di valutarne i comportamenti e i risultati e premiarle con delle progressioni di carriera. Il concorso non sarà superato, ma sarà affiancato da questa nuova strada per la dirigenza. È una piccola rivoluzione. Tutto avverrà garantendo imparzialità e oggettività della valutazione. Il dirigente non prenderà da solo la decisione, ci sarà un momento di condivisione”, ha proseguito il ministro. E a chi gli fa notare che la maggioranza dei dipendenti ottiene sempre il massimo dei voti, risponde: “Ne sono consapevole. Per questo il processo di valutazione deve essere cambiato. Innanzitutto, assegnando obiettivi reali, misurabili, oggettivamente ponderati e, soprattutto, assegnati a inizio anno e non alla fine. E poi introducendo delle barriere all'eccellenza”, cioè “una soglia, oltre la quale non potranno essere assegnati giudizi massimi”.
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Aumenti e arretrati in busta paga, per i dipendenti pubblici, arriveranno “se ce la faremo già a gennaio, al più tardi a febbraio”. Lo dice il ministro per la Pa, Paolo Zangrillo, in una intervista al Messaggero, affermando che l’atto di indirizzo per avviare invece le trattative per il rinnovo del triennio 2025-2027 avrà tempi “brevi”. Le risorse “ci sono, si tratta di un percorso senza incognite, cercheremo di essere efficienti al massimo nel muoverci”.
Sul rinnovo mancato del ccnl di enti locali, su cui Cgil e Uil si sono dette contrarie, il ministro aggiunge: “Ho vissuto con molto dispiacere la mancata firma di Cgil e Uil. Ma ora la legge di Bilancio è chiusa, sappiamo con certezza quali sono le risorse a disposizione. A questo punto vale la pena provare ad essere pratici nei ragionamenti” arrivando “a una sintesi recuperando anche il consenso di Cgil e Uil, o almeno lo auspico”.
Rispetto invece alla riforma della Pubblica amministrazione, Zangrillo dice di aver “preparato una proposta di disegno di legge che nelle prossime settimane sarà esaminata in consiglio dei ministri”. Oltre alla progressione di carriera da funzionari a dirigenti senza dover necessariamente passare per il concorso, la proposta “vuole recuperare la responsabilità dei dirigenti nella gestione delle proprie persone, dando loro la possibilità di valutarne i comportamenti e i risultati e premiarle con delle progressioni di carriera. Il concorso non sarà superato, ma sarà affiancato da questa nuova strada per la dirigenza. È una piccola rivoluzione. Tutto avverrà garantendo imparzialità e oggettività della valutazione. Il dirigente non prenderà da solo la decisione, ci sarà un momento di condivisione”, ha proseguito il ministro. E a chi gli fa notare che la maggioranza dei dipendenti ottiene sempre il massimo dei voti, risponde: “Ne sono consapevole. Per questo il processo di valutazione deve essere cambiato. Innanzitutto, assegnando obiettivi reali, misurabili, oggettivamente ponderati e, soprattutto, assegnati a inizio anno e non alla fine. E poi introducendo delle barriere all’eccellenza”, cioè “una soglia, oltre la quale non potranno essere assegnati giudizi massimi”.