Sara Minciaroni
Duecento grammi di eroina purissima, in 19 involucri che un tunisino di 26 anni ha trasportato in corpo per centinaia di chilometri e diverse ore di treno. Gli agenti della seconda sezione della squadra mobile di Perugia lo hanno fermato alla stazione di Fontivegge. Alla vista degli agenti l'uomo ha tentato di far credere che l'unica dose di stupefacente che aveva co sé fosse un ovulo celato nella manica del giacchetto e invece nel suo intestino due esami radiologici eseguiti all'ospedale di perugia hanno rilevato una quantità di eroina, talmente pura, che una volta tagliata avrebbe potuto raggiungere anche i 500 grammi di peso.
Un arresto abbastanza singolare come ha spiegato il capo della mobile Marco Chiacchiera, visto che di solito a fungere di ovulatori sono più che altro gli importatori nigeriani. Altro sentore di un mercato, quello della droga, che cambia ogni giorno e trasforma anche gli addetti alla vendita al dettaglio in piccoli grossisti che riforniscono il mercato locale. La Mobile ha voluto esprimere ringraziamenti al personale del Santa Maria della Misericordia per la “assoluta collaborazione e disponibilità di strutture e di risorse dell'ospedale che in questi casi fornisce la massima disponibilità. Situazioni di emergenza che vanno a gravare sul lavoro già grande dei medici e del personale”.