Categorie: Cronaca Perugia

Ovuli di eroina in corpo / Arrestato un “mama boy”

Un altro arresto per droga a Perugia. Trasportava in corpo due ovuli contenenti 23 grammi di eroina un nigeriano di 43 anni arrestato a Perugia dalla squadra mobile della questura, appena giunto in treno da Roma.
Lo straniero è stato individuato nell’ambito dell’attività di monitoraggio delle principali vie d’accesso alla città, con particolare attenzione al traffico ferroviario e nell’ambito dell’operazione “Mama boys” portata a termine in questi giorni dalla Squadra Mobile del capoluogo umbro. Personale dello Sco ha quindi passato al setaccio i passeggeri di un treno proveniente da Roma. Il nigeriano è apparso particolarmente nervoso e quindi condotto in questura per accertamenti, anche sanitari. Sono stati quindi recuperati due ovuli termosaldati risultati contenenti eroina. Di qui il suo arresto.

Come già risultato in questi giorni dall’operazione della mobile, dunque, le indagini degli uomini di Marco Chiacchiera  hanno tra i loro principali obiettivi operativi il settore “sudsahariano” del fenomeno, ovvero la gestione delle piazze di spaccio da una parte, nonché la “fornitura” di droga dal sud, ad opera di soggetti nigeriani, rivelatisi esperti corrieri/ovulatori, oltre che ottimi commercianti al dettaglio dello stupefacente.

All’esito dell’operazione “Mama Boys” che, lo ricordiamo, ha portato alla cattura di ben 10 pushers ed all’espulsione di altri 6 connazionali, gli uomini della Sezione Criminalizzata, hanno “allargato” il loro raggio d’azione investigativa, monitorando le principali vie d’accesso alla città, con particolare attenzione a quella ferroviaria, particolarmente gradita ai corrieri/ovulatori, i quali spesso, per evitare i controlli stradali o autostradali, scelgono il treno confidando di farla franca. Ma nella serata di ieri, giovedì 26 febbraio 2015, al corriere di turno non è andata proprio liscia.

Una squadra della S.C.O., infatti, coordinata dall’Ispettore Superiore Bigini e diretta sul campo dall’Ispettore Capo Armando Finzi, salita a bordo di un convoglio proveniente da Roma, ha letteralmente passato sotto la lente di ingrandimento tutti i passeggeri presenti. Tra essi, hanno notato un uomo di colore particolarmente nervoso: sottoposto ad un normale controllo di identificazione il viaggiatore, sprovvisto di qualsiasi documento, è stato accompagnato in Questura per gli accertamenti del caso. I sospetti degli investigatori, incrociati con i precedenti specifici per droga a carico dell’uomo, hanno suggerito ulteriori accertamenti sanitari, ma prima di lasciare la Questura per accompagnare il nigeriano in Ospedale, lo stesso ha evacuato due ovuli termosaldati contenenti una polvere biancastra.

Grazie alle prime analisi svolte dal personale della Polizia Scientifica, la polvere è risultata essere “eroina” per 23 grammi circa, ed il corriere è stato tratto in arresto obbligatorio in flagranza di reato per la violazione dell’art. 73 del DPR. 309 del 1990: d’intesa con il Pubblico Ministero di Turno, Dott.ssa Manuali, è stato poi trasferito a Capanne. L’uomo, A. C., nigeriano del 1972, ha numerosi precedenti per la violazione delle norme sull’immigrazione, per spaccio di sostanze stupefacenti e per evasione, tutti commessi tra Perugia, Ancona, Jesi, Chieti, Caserta e Mondragone (Ce). Saranno gli ulteriori sviluppi investigativi degli uomini della squadra mobile a stabilire quali siano il volume d’affari del corriere ed i suoi contatti o eventuali fornitori a Roma, da dove si è mosso per introdurre la droga a Perugia.

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