Gli agenti della Questura di Terni, con pazienza e professionalità, hanno raccolto, da luglio a settembre, tutti gli elementi che hanno portato all’emissione della misura della Custodia Cautelare in Carcere, da parte del GIP Maurizio Santoloci, su richiesta del Pubblico Ministero Elisabetta Massini, a carico di un uomo originario del Marocco.
Lo avevano arrestato nel maggio scorso per possesso di eroina, che aveva cercato di far sparire nel wc di casa sua, un casolare a Borgo Rivo, ma dopo il processo, era stato rimesso in libertà, perché privo di precedenti specifici.
A luglio, però, un tossicodipendente ternano era finito in ospedale in prognosi riservata a causa di un’overdose e di nuovo tutti gli elementi investigativi hanno portato dritto al 30enne marocchino. Le prove raccolte dagli agenti hanno evidenziato come l’uomo, nonostante in possesso di un regolare permesso di soggiorno per lavoro, continuasse l’attività di spaccio, in particolare di eroina, da vendere a tossicodipendenti ternani.
Sentendosi probabilmente braccato, da settembre si era reso irreperibile, ma gli agenti della Sezione Antidroga non si sono persi d’animo e lo hanno aspettato, sicuri che sarebbe ritornato. Tenendo sempre sotto controllo i luoghi frequentati dall’uomo, ieri lo hanno fermato e l’hanno portato in carcere con l’accusa di spaccio e lesioni aggravate, relativamente all’overdose. Inoltre, è stato anche indagato in relazione ad un altro procedimento sempre legato alla violazione della legge sugli stupefacenti.
Overdose, preso a Terni pusher di eroina
Mer, 30/10/2013 - 16:56