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Outokumpu, via libera da Commissione Europea a fusione con Inoxum, ma produzione inox resta fuori

Lu. Bi. e Ale. Chi.

Aggiornamento ore 21.30 – In serata è arrivata la dichiarazione ufficiale del Ceo Outokumpu, Mika Seitorvita, che, a dispetto del pericolo che corre il polo siderurgico ternano, si dice “entusiasta” del risultato ottenuto. La Commissione Europea ha approvato oggi l’acquisizione della Inoxum da parte della Outokumpu. La transazione fa della Outokumpu il nuovo leader globale nel comparto dell’acciaio inossidabile e delle leghe ad alta performance. Outokumpu rimane totalmente impegnata nella transazione della Inoxum e mira a concludere l’accordo entro la fine del 2012. Il CEO (amministratore delegato) Mika Seitovirta: “Siamo entusiasti di dare il via alla creazione di un nuovo leader globale dell’acciaio inossidabile. Questa transazione è la risposta che va incontro alle sfide e alle opportunità dell’industria dell’acciaio inossidabile. La nuova Outokumpu è in grado di migliorare in maniera significativa la propria efficienza produttiva media, saremo presenti capillarmente nei mercati emergenti fuori dall’Europa e forniremo la più vasta offerta di prodotto, utile a soddisfare la domanda nel migliore dei modi. La transazione ci rende capaci di raggiungere un risparmio annuale di circa 200 milioni di euro ed un’efficienza che nessuna delle due industrie ha mai potuto raggiungere da sola”.

L’autorizzazione è soggetta alla cessione forzata dello stabilimento della Inoxum di Terni, in Italia, per la produzione dell’acciaio inossidabile, e di alcuni centri di servizi in Europa. Outokumpu avrà sei mesi di tempo per dismettere le azioni giudiziarie. Il processo di spoliazione non impedisce alla Outokumpu di chiudere la transazione della Inoxum entro la fine del 2012. La compagnia ha oggi cominciato il processo di spoliazione e si aspetta di trovare molti potenziali acquirenti adatti al target di vendita.

Anche la presidente della regione, Catiuscia Marini, è intervenuta in seguito alla decisione della Commissione Europea – “La decisione della Commissione Europea di approvare l’acquisizione da parte di Outokumpu della ThyssenKrupp è una ulteriore tappa del percorso che porterà al definitivo passaggio di proprietà dell’industria umbra. Ritengo, in tal senso, positivo ed importante che ai fini della cessione sia stata reinserita la linea di produzione LBA2, a tutela dell’integrità del sito di Terni”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alla decisione assunta oggi dalla Commissione Europea che ha approvato l’acquisizione da parte di Outokumpu di Inoxum.
“Per la Regione, ed il complesso delle istituzioni umbre – prosegue la presidente Marini -, resta condizione imprescindibile che nel processo che porterà alla cessione delle acciaierie questa comprenda anche il Tubificio, quale parte integrante del sito di Terni. Come Regione riteniamo fondamentale ed importante che prosegua il lavoro del tavolo nazionale istituito dal Governo e dal Ministero dello sviluppo economico, al fine di chiedere formalmente al gruppo Outokumpu che la cessione avvenga effettivamente nel rispetto delle condizioni poste dalla Commissione Europea, a difesa dell’integrità del sito, e che il potenziale acquirente sia non solo un adeguato soggetto imprenditoriale del settore, ma offra le più ampie garanzie di mantenimento della stessa integrità dell’industria, della sua capacità produttiva e dei livelli occupazionali”.
“Prendo atto anche delle comunicazioni che mi ha formalizzato in una lettera a me indirizzata – aggiunge la presidente – il Presidente e Ceo Outokumpu, Mika Seitovirta, nella quale esprime la disponibilità ad inserire, appunto, nella cessione anche il tubificio. Da parte della Giunta regionale, e mia personale, proseguirà il lavoro istituzionale che abbiamo avviato in queste settimane, volto a seguire costantemente la vicenda del passaggio di proprietà delle acciaierie, con tutta l’attenzione necessaria al fatto che si tratta della più grande industria umbra, ma anche – conclude Marini – di una industria strategica per l’Italia”.


“La Commissione temeva che l'associazione dei due principali fornitori di prodotti di acciaio laminati a freddo conferisse all'impresa risultante dalla concentrazione la facoltà di aumentare i prezzi”. Le parole del vicepresidente della della commissione responsabile della politica di concorrenza suonano come una sentenza sulle acciaierie di Terni: “La cessione dello stabilimento di Terni – ha detto Joaquin Almunia in una nota – evita che la comparsa di un nuovo leader sul mercato europeo abbia effetti negativi per i consumatori e le imprese europee”. Per completare la fusione Outokumpu Inoxum, l'impianto di produzione di acciaio inossidabile, Inoxum, dovrà essere ceduto. La Commissione Europea ha ribadito le condizioni che già in precedenza erano state forumalte. Si attendono ora le reazioni dei movimenti sindacali e della politica.

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