Perugia

Otto “Guanti Zaky” per abbracciare i neonati donati all’Utin Perugia

Un grande guanto per far sentire il calore di mamma e papà anche quando sono lontani. Un dispositivo unico al mondo, capace con la proprie forma e caratteristiche, di sostituire l’abbraccio amorevole dei genitori per tutte le volte che non possono essere presenti in Reparto.

Ben otto “Guanti Zaky” sono stati donati, sotto le festività natalizie, all’Unità di terapia intensiva neonatale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia da parte dell’Associazione “La carica dei prematuri”. Una donazione che acquista maggiore significato in tempo di Covid, con le restrizioni che non hanno risparmiato neanche i più piccoli.

“Abbiamo pensato alla situazione dei neonati – riferisce il presidente dell’Associazione Alessandro Palazzetti – i cui genitori non possono essere presenti in Reparto o lo sono per un tempo ridotto. Sappiamo che possono esserci tante ragioni diverse dietro a questa situazione e, in tempo di restrizioni anti-covid, possiamo immaginare che il problema riguardi un po’ tutti i neonati. Ci sembrava importante, quindi, provare a portare un po’ di sollievo e rendere anche per il personale sanitario più agevole prendersi cura dei neonati più soli, considerato che contatto e vicinanza sono parte integrante del percorso terapeutico di un prematuro, aumentano il suo benessere e la sua risposta positiva alle procedure mediche”.

Da qui l’idea di donare il Guanto Zaky, un dispositivo unico al mondo, concepito da una mamma americana che ha vissuto in prima persona l’esperienza della Tin con suo figlio Zachary. Ha la forma di una grande mano ed è fatto in fibra sintetica ipoallergenica. Zaky è un “sostituto” della mamma e del papà, riproduce dentro l’incubatrice il loro tocco e la sensazione del loro contenimento fisico, provocando gli effetti benefici della loro presenza: aiuta la termoregolazione del bimbo, lo calma e lo tranquillizza perché gli dà la sensazione di essere coccolato e protetto, abbassa il suo livello di stress. Nelle Neonatologie dove è stato impiegato, si sono potuti osservare effetti positivi già dopo le prime ore.

“Nella grande avventura del percorso in Tin – spiega ancora Palazzetti – uno dei momenti più belli, appaganti, commoventi e, per certi aspetti, misteriosi è la marsupioterapia. In quei minuti di abbraccio fusionale tra la mamma o il papà, e il bambino, si ricuce lo strappo terribile del parto prematuro. Ne nasce un dialogo silenzioso intensissimo, come fosse in atto una magia. A questa magia noi abbiamo partecipato, giorno dopo giorno, quando i nostri piccoli erano ricoverati. Non possiamo replicarne tutti gli effetti, ma con il guanto Zaky possiamo trasmettere qualcosa di quelle sensazioni e di quel rassicurante calore ai neonati soli”.

Insomma, un prezioso dispositivo in più, che si aggiunge alle cure di medici e infermieri, per rendere meno “traumatico” a neonati e genitori la permanenza in ospedale nei primi giorni di vita.