Terni

Ottimi risultati per il Santa Maria di Terni, il plauso dei sindacati medici “ma urgente un nuovo ospedale”

Il cambio ai vertici dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni ha dato i suoi risultati, ma ci sono delle questioni da risolvere urgentemente: quella del nuovo ospedale e quella della carenza di personale, che potrebbe essere “preso” ridistribuendo quello di altri nosocomi del territorio. E’ in sintesi quanto evidenziano i sindacati dei medici e dei sanitari ternani dopo la conferenza stampa del direttore generale del Santa Maria, Andrea Casciari, ad un anno dal suo insediamento.

L’articolata nota – in cui si evidenziano risultati ma anche criticità esistenti nell’ospedale Santa Maria – è a firma della Intersindacale dei Medici e dei Sanitari dell’Azienda Ospedaliera di Terni: Aaroi, Anaao, Cgil Medici, Cgil Fp, Cisl Medici, Cimo – Fesmed, Fassid e Fials. La riportiamo integralmente si seguito.

“Esprimiamo la nostra grande soddisfazione per il risultato globale raggiunto dall’ospedale di Terni nell’ultimo anno, da quando cioè si è insediata la nuova Direzione Generale, con particolare riguardo al:

  • aumento del numero dei ricoveri, dei volumi di attività, dell’alta specializzazione, dell’attività chirurgica e della complessità dei casi trattati;
  • netto miglioramento degli indicatori MES oggi ormai tutti positivi;
  • aumento degli accesi al PS, calo del tasso di ricovero dl PS, calo dei tempi di attesa al PS.

Questi ottimi risultati sono sostanzialmente dovuti a due fondamentali fattori:

1) Il cambio della Direzione Generale, che ha portato un clima lavorativo e di rapporti con il personale sanitario, molto diverso da quello dei due anni e mezzo precedenti, determinando una fondamentale spinta motivazionale del personale ed una ben diversa organizzazione dei processi, con ottimizzazione delle risorse presenti, elementi che si sono dimostrati assolutamente determinanti e vincenti per consentire un vero e proprio cambio di passo del management aziendale e del funzionamento dell’ospedale;

2) La estrema disponibilità, il sacrificio e l’abnegazione di tutti gli operatori sanitari che, finalmente adeguatamente motivati, incoraggiati e valorizzati, si sono sottoposti a turni lavorativi, molto onerosi, talora massacranti e ben superiori agli obblighi contrattuali, con importanti riverberi negativi anche famigliari, consentendo il raggiungimento di risultati impensabili fino ad un anno fa quali ad esempio lo smaltimento delle liste di attesa e l’aumento dell’attrattività extraregionale, fiore all’occhiello dell’azienda Ospedaliera di Terni nel contesto regionale.

Sottolineiamo che l’impiego dei Medici di Medicina Generale per lo smaltimento al PS dei codici bianchi e verdi si sta rivelando una strategia assolutamente vincente che, se fosse associata alla possibilità di un rapido collocamento sul territorio dei pazienti dimessi, consentirebbe un ulteriore fondamentale passo in avanti per garantire ai cittadini una sanità ben funzionante sotto tutti gli aspetti. Perciò avanti tutta con il processo di integrazione ospedale-territorio finalmente basato sui fatti e non solo sulle parole, che rappresenta la chiave di volta per la risoluzione di gran parte dei problemi del sovraffollamento dell’ospedale di Terni e che consentirebbe, la fine di quell’indegno fenomeno della presenza dei letti sui corridoi.

Purtroppo, troppo spesso dobbiamo fare i conti con un ospedale strutturalmente ormai vetusto, con spazi angusti e poco funzionali, che si gioverebbe enormemente di una struttura ospedaliera nuova che possa consentire un utilizzo ottimale delle risorse umane e strumentali già presenti. Pertanto auspichiamo con forza una velocissima ripresa del dibattito politico sulla costruzione del nuovo ospedale di Terni che dovrà portare, in tempi brevi, ad una definizione della problematica che ormai è diventata una assoluta priorità della sanità ternana.

Rappresentiamo inoltre che le carenze del personale medico, sanitario ed infermieristico sono il risultato non solo dei tetti di spesa nazionali e regionali che non tengono conto delle mutate condizioni di lavoro dei professionisti (aumento del numero dei pazienti sia ricoverati sia ambulatoriali ma soprattutto aumento della complessità dei casi), ma anche di una non adeguata distribuzione all’interno del territorio regionale che si gioverebbe di un ricollocamento, all’interno dell’ospedale ternano di professionalità provenienti dagli ospedali periferici.

L’abnegazione ed il sacrificio dei medici e sanitari dell’ospedale di Terni, che hanno consentito il risollevamento dell’attività dell’ospedale di Terni, sembra sia stata apprezzata dalla Direzione Generale che sta terminando il processo di attribuzione degli incarichi, ormai in dirittura d’arrivo, con lo scopo di dare un fattivo riconoscimento, finalmente meritocratico, delle elevate professionalità aziendali che sono state sottoposte ad un inaudito sovraccarico lavorativo non solo nell’ultimo anno, ma anche nei tre anni della pandemia da Covid, al fine di far cessare il fenomeno dell’esodo dei medici dall’ospedale di Terni.

Chiediamo inoltre una immediata stabilizzazione dei medici, dei sanitari, degli infermieri e del personale amministrativo per poter raggiungere, in tempi rapidissimi, alla copertura dei fabbisogni, anche in considerazione delle continue dimissioni e pensionamenti, al fine di consentire un ottimale funzionamento dell’Azienda Ospedaliera in toto.

Il nostro auspicio è che il raggiungimento degli ottimi risultati di performance dell’ospedale di Terni, evidenziati nell’ultimo anno, sia solo il primo passo per un ulteriore percorso continuo di miglioramento organizzativo e manageriale della sanità ternana”.