Vicenda curiosa quella successa ad un 45enne cittadino nordafricano tradotto in carcere ieri pomeriggio (giovedì 24 aprile) dai Carabinieri della Stazione Città di Castello.
L’uomo, nel 2013, era stato coinvolto in un’indagine dei militari che avevano dimostrato il suo coinvolgimento nello spaccio di stupefacenti nel centro storico. Preso atto dei risultati dell’indagine, il Tribunale di Perugia aveva disposto nei suoi confronti la misura cautelare del divieto di dimora a Città di Castello. I Carabinieri, in diverse occasioni, hanno dimostrato però che l’interessato violava sistematicamente tale divieto. L’Autorità Giudiziaria ha disposto dunque l’aggravamento della misura cautelare ordinando il suo arresto e la traduzione in carcere. A distanza di alcuni mesi, l’extracomunitario ha avanzato richiesta di concessione degli arresti domiciliari proprio in un’abitazione di Città di Castello. Il Tribunale di Perugia, accolta l’istanza ha disposto la scarcerazione del 45enne. I Carabinieri della locale Stazione, ricevuta l’ordinanza, hanno immediatamente effettuato i dovuti accertamenti verificando che l’appartamento in questione non era più nella disponibilità dell’uomo. L’immobile richiesto, infatti, da diverso tempo era stato regolarmente dato in locazione ad altre persone che, ovviamente, non avevano alcuna intenzione di accogliere in casa il detenuto.
L’esito degli accertamenti è stato immediatamente comunicato al Tribunale che ha subito disposto di riaccompagnare l’extracomunitario, nel frattempo trattenuto in caserma, presso il carcere di Perugia.