di Osservatorio Rifiuti
L'Osservatorio Rifiuti Foligno-Spoleto, costituito dai circoli locali delle associazioni Legambiente, CittadinanzAttiva e Comitato Rifiuti zero Spoleto, interviene sul neo servizio di raccolta differenziata attivato da appena un mese nel centro storico di Foligno per dire che finalmente, anche se in una piccola parte di una sola città (rispetto ai 22 comuni da gestire), si è partiti con il cosiddetto “porta a porta” spinto ed attendiamo con ansia da VUS i primi risultati.
Riteniamo pertanto che la protesta fatta dai commercianti, sicuramente “innervositi” già dalle pavimentazioni, dalla crisi e dal continuo abbandono del centro storico, è strumentale e semplicemente una diretta conseguenza di una mancanza di politica ambientale partecipata dai cittadini.
Un vuoto che ha riportato in auge anche il deleterio progetto dei cassonetti interrati, oggi non più applicabile, né previsto da nessun documento ufficiale (Piano regionale e d'Ambito) e che sempre più Comuni stanno dismettendo perché ricettacolo di ogni tipo di rifiuto difficilmente riciclabile.
Ricordiamo infatti che la metodologia detta ad alta intensità è prevista dal piano d'ambito per tutti quei comuni che hanno un’ alta densità di popolazione (Foligno, Spoleto, Montefalco, Cascia, Norcia etc) e prevede la raccolta a domicilio della frazione organica che fino ad ora non era stata praticamente mai attivata. Questa metodologia è infatti l'unica attualmente che consente di avere una elevata raccolta differenziata (anche oltre l’ 80%) con un materiale raccolto di alta qualità che può andare al riciclo dedicato, plastica, carta vetro e compostaggio di qualità per l'organico, senza produrre ulteriore scarto.
Il comune di Spoleto, invece di operare in questa direzione, ha destinato i soldi dedicati al potenziamento della raccolta differenziata, 630.000 euro, come si legge nella Relazione previsionale e programmatica 2012-2014, a coprire le spese di trasporto dei rifiuti alla discarica di Borgo Giglione. Il centro storico che meriterebbe un servizio di questo tipo, non viene assolutamente preso in considerazione. Da qualche settimana, con un ritardo di 2 anni, dovrebbe essere partita la raccolta porta a porta in alcune frazioni alle porte della città e ci auguriamo che a questi cittadini vengano consegnati tempestivamente gli strumenti idonei alla raccolta (cassonetti domicilari o sacchi) senza aspettare anni come già successo in altre frazioni.
La richiesta che facciamo alla VUS, come Osservatorio, è di ampliare al più presto il modello “alta intensità” (tipo quello al centro storico di Foligno), quanto meno a tutti quei comuni già previsti nel piano d'ambito e contemporaneamente riaccendere tutte quelle buone pratiche iniziate e mai portate avanti attraverso un controllo serio del servizio messo in atto dal gestore della raccolta differenziata.
Ricordiamo che la strategia rifiuti zero, ora richiamata anche dalla Regione Umbria, applicata con intelligenza, consente di risparmiare risorse materiali e risorse finanziarie, entrambe sempre più limitate e preziose. I cittadini non si arrendono all'idea che i rifiuti possano essere accumulati nelle discariche oppure bruciati negli inceneritori, e non sono disposti a tollerare che il proprio contributo, richiesto in nome della raccolta differenziata, sia abusivamente dirottato verso scelte non condivise. Chiediamo quindi una gestione efficiente del servizio e che l'Amministrazione rispetti gli impegni assunti risolvendo responsabilmente le criticità poste a giustificazione delle inefficienze.
Chiediamo infine una radicale revisione della gestione delle isole ecologiche con un aumento del loro numero e della fruibilità rendendo facili gli accessi, ma anche efficienti e sicuri lo scarico dei materiali.