Bene il piano di assunzioni previsto per l’ospedale di Terni, mentre sull’organizzazione della struttura la politica ternana chiede di rivedere alcune scelte. Nel mirino c’è infatti la struttura complessa di Oncoematologia e la collocazione dei posti letto ipotizzata dalla direzione aziendale guidata dal dottor Maurizio Dal Maso nei locali dell’ex milizia, al di fuori del Santa Maria.
La direzione dell’Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, in una nota, esprime soddisfazione per la positiva chiusura della trattativa per l’adeguamento della dotazione organica dell’ospedale, che è stata siglata giovedì 16 marzo durante l’incontro con le organizzazioni sindacali Fp Cgil, Cisl Fps, Uil Fps e RSU dell’ospedale. Sulla base della stima del fabbisogno necessario secondo la direzione aziendale, non molto dissimile da quella che è stato poi ratificata dall’accordo sindacale, è stata raggiunta una buona base di partenza per garantire la qualità e la quantità necessaria di servizi agli utenti dell’ospedale Santa Maria, tenuto conto dei vincoli normativi e dei tempi che dovranno essere rispettati. Con il nuovo piano di assunzioni, concordato e presentato alla Regione per l’approvazione definitiva, l’ospedale avrà un numero adeguato di figure delle professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, operatori socio-sanitari, fisioterapisti e tecnici) che garantiranno un sempre più elevato livello di assistenza, considerando in particolare che l’attivazione dei nuovi modelli organizzativi porterà ad una ulteriore ottimizzazione in termini quantitativi e soprattutto qualitativi delle stesse risorse.
Andrà successivamente valutato il piano assunzioni, o di sostituzioni, del personale medico, che è una tappa essenziale per applicare i nuovi modelli di cura differenziati per livelli di assistenza e orientati a svolgere, sempre più e solo, le attività richieste o attese dai pazienti nell’ospedale.
Infine, si lavorerà per realizzare una effettiva integrazione funzionale e professionale con gli altri ospedali locali, in una logica di rete o di percorso di cura che le direzioni aziendali svilupperanno in modo integrato e concordato, confidando in un aiuto concreto delle istituzioni di riferimento, al di là della riproposizione di vecchi e ormai superati modelli di intervento assistenziale non più al passo con le aspettative dei pazienti.
Se sul fronte sindacale la situazione sembra essere quindi rientrata, a sollevare alcune criticità sulla strutturazione degli spazi sono tre consiglieri comunali di maggioranza. Gli esponenti del Pd Sandro Piccinini, Valdimiro Orsini e Stefano De Santis hanno infatti presentato un atto di indirizzo in merito alla struttura complessa di Oncoematologia, che l’azienda vorrebbe spostare all’esterno del Santa Maria della Misericordia.
Nel documento ricordano che:
Considerato che:
Preso atto che
Il Consiglio Comunale di Terni impegna il Sindaco e la Giunta
Ad intervenire nei confronti della direzione ospedaliera affinché vengano prese in esame altre soluzioni per la struttura complessa di oncoematologia, al fine di risolvere definitivamente il problema legato alla mancanza di idonei spazi per fornire il servizio.