Attenzione e difesa dell’ospedale di Spoleto, tasse probabilmente invariate, guida del Festival dei Due Mondi, impegno nel risolvere l’annoso problema dell’ecomostro. Ed ovviamente il lavoro per le emergenze in corso: quella per il Covid-19 e la ricostruzione post terremoto. Sono le cose su cui al momento si sta focalizzando il prefetto a riposo Tiziana Tombesi, da pochi giorni alla guida della città di Spoleto quale commissario prefettizio dopo la sfiducia e le dimissioni del sindaco Umberto de Augustinis.
Un’attività, la sua, che sarà ovviamente – essendo di tipo ordinario e non politico – in continuità con quanto fatto finora. E dando seguito, dove ci sono, agli atti ed agli indirizzi del passato consiglio comunale (organismo quest’ultimo un po’ bistrattato dalla passata amministrazione, ndr).
Il prefetto Tombesi ha incontrato mercoledì mattina la stampa locale, rispondendo alle domande su diverse questioni aperte. Ricordando la sua attività svolta negli ultimi anni, a Perugia, a Firenze e poi a Crotone. Il suo ultimo incarico, infatti, è stato quello di prefetto di quest’ultima provincia.
“Vengo da una realtà, come la Calabria, – ha spiegato – di cui potete avere solo lontanamente un’idea delle problematiche che ci sono”. Un riferimento, dunque, al fatto che la città di Spoleto è invece città sana, con una “macchina organizzativa di tutto rispetto, un’amministrazione efficiente“.
“Il mio è un ritorno in questa terra, – ha detto – le cui questioni ho seguito anche quando ero a Firenze e in Calabria. Sono stata in questa regione nei momenti più topici: nel periodo in cui c’erano massicce assegnazioni di migranti a questo territorio; poi c’è stata la terribile disgrazia degli eventi sismici del 2016. Io ero a Perugia in quella nottata – ha ricordato il prefetto Tombesi – ma il terremoto mi ha colpito doppiamente perché vengo da una provincia, Macerata, che ha avuto la stessa, speculare, situazione”.
Il commissario prefettizio ha ricordato anche “il dialogo che c’era con il precedente sindaco (Fabrizio Cardarelli, ndr), abbiamo lavorato fianco a fianco”. Mentre a legarla all’Umbria è anche il rapporto con gli attuali prefetti di Perugia e Terni (con quest’ultimo, ha spiegato, “ho avuto una frequentazione sin dall’inizio della mia carriera prefettizia, abbiamo iniziato insieme”).
Il primo impegno per il commissario comunale è il bilancio di previsione 2021, la cui approvazione è slittata a fine aprile. Già mercoledì pomeriggio il prefetto Tombesi ha tenuto i primi incontri con i dirigenti del Comune di Spoleto. “Stiamo approcciando il bilancio argomento per argomento sulla base di quello che le normative ci impongono” ha detto.
Per quanto riguarda le aliquote fiscali, “se non hanno avuto una modifica normativa, noi avremo l’obbligo di prorogarle per quello che sono. Se ci sono misure che ci consentono di avere un margine di azione, le applicheremo. Da quello che ho capito, non mi sembra che ci sarà bisogno di aumentare le tasse”. Ma ovviamente si tratta di discorsi ancora prematuri.
Nonostante la sua non sia una figura di carattere politico, il prefetto Tiziana Tombesi ha avuto già modo di interessarsi della situazione dell’ospedale di Spoleto, da mesi ormai destinato interamente all’emergenza Coronavirus. Il commissario ha ricordato che a livello nazionale la situazione è “grave e complessa” e che anche nella sua regione, le Marche, “sono stati destinati ospedali a svolgere funzioni completamente dedicate al Covid”.
“Se durante la mia gestione – ha spiegato – l’emergenza sarà superata e ci sarà la necessità di interloquire con gli altri enti, cercherò di valorizzare le specificità di questo territorio, anche dicendo quelle che sono le esigenze: cioè di una struttura sanitaria che gestiva un territorio ampio e montano. Non stiamo parlando non solo del Comune di Spoleto, ma di un’intera vallata“.
Nel suo ruolo di guida della città, la dottoressa Tombesi sarà anche presidente della Fondazione Festival dei Due Mondi. “Ci incontreremo oggi stesso, più tardi” ha annunciato. “In quanto capo dell’amministrazione, mi dovrò occupare, molto volentieri, anche di questa fondazione. Vorrei chiarire sin da subito quali sono i loro progetti, anche perché il Festival è il fiore all’occhiello di questo territorio e non ho nessuna intenzione di delegare questa funzione”. In passato la Tombesi è stata alla manifestazione per due volte, delegata dall’allora prefetto di Perugia.
Sul Festival, ovviamente, ci sarà da chiarire la questione delle location, che presumibilmente dovranno essere tutte all’aperto come già lo scorso anno. Mentre per quanto riguarda i tanti appuntamenti culturali e manifestazioni che solitamente Spoleto offre, il commissario ha evidenziato la necessità di fare una cernita, vista la pandemia. “Ci sono delle cose per cui vale la pena puntare i piedi e rischiare, per altre meglio rinunciare quest’anno”.
Discorso diverso per le produzioni cinematografiche, come il film “La donna per me”, appena girato in città. Per queste attività ci sono infatti dei protocolli nazionali che consentono le riprese in sicurezza. Nessun problema, dunque, nemmeno per Don Matteo, che presumibilmente a maggio tornerà in città. Anche in merito alla fiction della Lux Vide è previsto un incontro nei prossimi giorni.
Il prefetto Tombesi è stata interessata anche della problematica del cosiddetto ecomostro, il doppio palazzo della Posterna su cui pende un ordine di demolizione da parte della Corte d’appello di Firenze. La quale tra l’altro di recente ha sollecitato una definizione della pendenza. Senza un accordo tra le parti interessate, l’edificio dovrà essere demolito. “La questione non è proprio semplicissima, va valutata bene, l’abbiamo accennata, credo vada approfondita molto bene” le parole del commissario.
Tra incontri tenuti ed annunciati, la dottoressa Tiziana Tombesi si è detta disponibile al confronto con gli organismi che lo chiederanno. Come le associazioni di categoria.
Il commissario ha subito incontrato l’ex sindaco Umberto de Augustinis (“abbiamo ricordato di esserci conosciuti in tempi non sospetti, quando ero vicaria della prefettura di Perugia“) per svolgere un adempimento obbligatorio per legge, cioè la verifica di cassa alla presenza anche dei revisori dei conti. Tra gli incontri tenuti dalla Tombesi (finora per lo più singolarmente o in videoconferenza), anche quello con l’ex assessore all’urbanistica Flavoni, come reso noto da quest’ultimo nei giorni scorsi.
Il commissario prefettizio per ora farà la pendolare con la sua città: “Abito a 100 km, non voglio caricare il Comune di Spoleto di altre spese“.