Ospedale, stadio-clinica e minacce: la sanità di Terni nel caos - Tuttoggi.info

Ospedale, stadio-clinica e minacce: la sanità di Terni nel caos

Luca Biribanti

Ospedale, stadio-clinica e minacce: la sanità di Terni nel caos

De Rebotti rassicura sull'adeguatezza sismica dell'ospedale di Terni. Non si placano le polemiche sul progetto stadio-clinica
Gio, 23/10/2025 - 18:12

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La sanità nella città di Terni ha creato un vero e proprio caos politico, a iniziare dalla questione stadio-clinica, passando per l’ospedale e, per finire, le minacce all’assessore regionale Thomas De Luca. Cerchiamo di andare con ordine. Nei giorni scorsi è scoppiata la guerra tra il Comune di Terni e la Regione Umbria che ha deciso di impugnare al Tar la determina dell’Ente ternano sulla conferenza decisoria in Regione del progetto stadio-clinica. La scelta di Palazzo Donini ha fatto andare su tutte le furie il sindaco Stefano Bandecchi e parte della politica ternana che si è sentita privata di un ‘diritto’ che è sempre stato garantito a Perugia e, ora che sembrava essere arrivati alla possibilità di realizzare la clinica, la Regione mette uno stop non da poco con tanto di opposizione del Comune all’impugnazione dell’atto. Le reazioni sono state così scomposte che l’assessore regionale Thomas De Luca, che su Facebook aveva provato a spiegare i motivi della decisione della Regione, è stato bersaglio di minacce, con la pubblicazione del suo indirizzo di casa con utenti che invitavano ad ‘andarlo a cercare’.

Stadio-clinica, minacce a De Luca

Sulla questione è intervenuta la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, Sarah Bistocchi, in occasione della seduta della Giunta Regionale “In quest’Aula – ha esordito la presidente – parliamo spesso e continueremo a parlare spesso di violenza, per esempio di violenza di genere, per esempio di violenza fisica. Ma la violenza ha anche altre forme e anche altri tipi. Esiste la violenza psicologica, gestuale, verbale, scritta e nessuno può e deve essere oggetto di violenza, tantomeno le istituzioni. Le istituzioni che noi qui oggi rappresentiamo. Le istituzioni che non sono un gruppo di amici, che non è l’elettorato, che non è un partito o una compagine politica. Tantomeno le istituzioni possono interpretare o subire o accettare violenza perché c’è un limite al rispetto, alla dignità, alla decenza che non può essere accettato e non può essere valicato. Perciò prendiamoci un impegno oggi tutti quanti qui in quest’Aula, accanto alla solidarietà a tutti i rappresentanti delle istituzioni oggetti di violenza, pressioni, minacce. Perché mettere sui social l’indirizzo di casa, di un rappresentante delle istituzioni e scrivere sotto ‘Ti veniamo a cercare’ non rientra in alcun modo nel dibattito e nel confronto politico. Quindi, accanto alla solidarietà a chi subisce questo tipo di violenza, di pressione e di minaccia, prendiamoci un impegno tutti quanti oggi che è quello di denunciare qualsiasi tipo e qualsiasi forma di violenza al di là e al di sopra dei colori politici, dei ruoli politici e delle idee politiche. Quello è un conto, la violenza un altro”.

Stadio-clinica, continua la polemica

“La decisione della Giunta Regionale di impugnare la delibera comunale che dichiarava “superate” le prescrizioni sull’operazione Stadio-Clinica è un atto dovuto a tutela dell’interesse dei cittadini ternani. In particolare, la prescrizione principale da superare – quella relativa agli 80 posti letto in convenzione per la clinica privata – non è affatto superata. La legge e il buon senso non consentono di assegnare posti in convenzione a strutture che ancora non esistono. Per giustificare questa forzatura, il Comune di Terni ha richiamato una delibera della Giunta Tesei del 2023 che riservava alla provincia di Terni 80 posti letto, senza però destinarli alla clinica connessa allo stadio. Una clinica che nel 2023 non esisteva e che, ancora oggi, non esiste nemmeno su carta” – è quanto si legge in una nota del Pd, M5S e AVS. Esattamente quello che Tuttoggi.info, in tempi non sospetti, aveva già evidenziato con la ‘guerra degli 80 posti letto’.

La convenzione tra Comune di Terni e Stadium Spa “Rischio speculazione”

“Oggi ci troviamo di fronte a una convenzione firmata tra il Comune e Stadium Spa (Ternana Calcio) che scarica sulla collettività il rischio di un’operazione speculativa continua la nota se la clinica non dovesse ottenere in futuro gli 80 posti letto, l’equilibrio finanziario dell’intera operazione crollerebbe, la convenzione verrebbe risolta e il Comune si troverebbe a dover pagare fino a 44 milioni di euro per uno stadio faraonico da 18 mila posti, completamente sovradimensionato rispetto a una media spettatori di poco più di 4.000 tifosi a partita. Un meccanismo perverso che socializza le perdite e privatizza i profitti. L’unico modo per proteggere i cittadini ternani da questo rischio è stato impugnare l’atto davanti al TAR, poiché palesemente illegittimo”.

Ospedale di Terni, Bandecchi e l’inadeguatezza sismica

Se sul fronte del privato le cose non vanno benissimo, anche la situazione politica sull’ospedale di Terni non sembra meno tesa. Nei giorni scorsi, sempre il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, aveva lanciato uno strale che non poteva non colpire: “L’ospedale di Terni non ha è adeguato da un punto di vista antisismico” – aveva detto in occasione del consiglio comunale aperto sull’azienda sanitaria, suscitando ovviamente l’allarme generale. La consigliera Laura Pernazza (FI) ha dunque interrogato l’assessore competente, Francesco De Rebotti, sulla situazione del Santa Maria per sapere quale sia realmente la situazione: “L’ospedale è costituito da una serie di edifici di epoche diverse. Non tutti rispondono alle caratteristiche sismiche richieste agli edifici strategici. L’azienda ospedaliera ha commissionato nel 2007 un dettagliato studio di vulnerabilità sismica, dal quale è stata confermata la piena agibilità della struttura e l’assenza di condizioni di pericolo, pur evidenziando la necessità di interventi di miglioramento sismico” – ha risposto De Rebotti.

De Rebotti “Sicurezza garantita”

“La situazione è costantemente monitorata da tecnici dell’azienda ospedaliera che provvede alle verifiche periodiche e alle manutenzioni necessarie a garantire la sicurezza dei pazienti, operatori e visitatori. Negli ultimi anni sono stati finanziati e realizzati numerosi interventi di adeguamento e di messa in sicurezza. Ad oggi è in corso di redazione il progetto esecutivo di miglioramento sismico di alcuni corpi mentre per altri si stanno predisponendo i documenti di gara per la progettazione definitiva ed esecutiva – spiega l’assessore – Ulteriori lavori di miglioramento sismico, per 1,2 milioni, sono in corso grazie ai fondi Pnrr. Alla luce delle risultanze tecniche e degli interventi in corso non risultano condizioni di rischio attuali per la sicurezza strutturale della struttura ospedaliera. La Regione e l’azienda ospedaliera stanno operando per assicurare la continuità e la sicurezza dei servizi sanitari fino alla realizzazione del nuovo presidio. L’ospedale, anche in occasione degli eventi sismici che hanno interessato l’Umbria, non ha mostrato segni di cedimenti o danneggiamenti degni di nota. L’ospedale Santa Maria di Terni presenta le normali criticità di un complesso edilizio costruito diversi decenni fa ma rimane pienamente agibile”.

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