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Ospedale Spoleto, su Chirurgia nuovo intervento di Grifoni diretto a sindaco e presidente Consiglio comunale

di Sergio Grifoni (*)

Gentili signori, sono trascorse ben tre settimane da quando il Consiglio Comunale ha approvato un ordine del giorno sui problemi del nostro Ospedale. L'impegno a Voi conferito, e da Voi ufficialmente condiviso ed assunto, era quello di convocare a Spoleto, con immediatezza, tutte le personalità delegate a decidere sulle sorti del nostro Nosocomio, con in primis i massimi rappresentanti della Regione dell'Umbria.

L'urgenza era soprattutto dettata dal pensionamento del dr. Casciola e dalla evidente necessità di mantenere tutte le specificità tecnologiche e professionali del reparto di Chirurgia. Da allora, tutto tace!
Qualche promessa, qualche comunicato ricco di sfumature, qualche “forzata” conferenza stampa, ma nulla di concreto. Nel frattempo però, come risulta allo scrivente, sotto, sotto (ma poi non tanto), stanno maturando azioni e decisioni che non vanno certo nella direzione individuata dal Consiglio Comunale. Sembrerebbe che da parte della Direzione dell'Asl, sia stata inoltrata la richiesta ufficiale di sostituire il primario chirurgo.
Augurandoci che ciò sia veramente avvenuto, cosa aspetta la Regione a rassicurarci in tal senso?
Ci vuole così tanto, in attesa degli atti ufficiali, a dire agli spoletini: “State tranquilli, l'impegno regionale e' sostituire subito il dr. Casciola, mantenendo così la struttura complessa e l'utilizzo della chirurgia robotica”? Perché nessun Amministratore regionale si pronuncia in tal senso?
Si stanno forse cercando soluzioni tampone, nominando magari qualcuno in via provvisoria, tanto per prendere tempo?
Ci rendiamo conto che in pochi anni abbiamo perso sei primariati, e che stanno per andare in pensione altro dirigenti, quali il dr. Ercolani ed il dr. Vagnucci? Che succederà per questi reparti?
A mio avviso, nel frattempo, ci stanno buttando fumo sugli occhi, con alcune operazioni presentate come toccasana ma che, in effetti, spostano completamente le strategie del reparto. Mi riferisco alla possibilità di ospitare nel reparto stesso, in forma programmata e saltuaria, alcuni specialisti, quali il dr. Mearini per la chirurgia urologa, il dr. Aiello per quella tiroidea,la dott.ssa Burattini per la pediatrica.
Per carita', tutti validissimi professionisti, ma incompatibili a mio avviso con una strategia di sviluppo della chirurgia generale. Non vorrei cioè che il reparto si trasformasse in una sorta di Poliambulatorio di eccellenza si', ma costringendo gli spoletini, per gli interventi chirurgici, ad emigrare a Foligno o Terni. Fenomeno che, se non si provvede subito alla nomina del Primario (magari far ritornare in tale ruolo il dr. Ceccarelli) potrebbe verificarsi già da subito. Cari signori, se le Autorità regionali non si pronunciano o tardano volutamente a venire da noi, andiamo noi a Perugia.
Fatevi Voi, quali autorevoli rappresentanti, promotori di una spedizione istituzionale in tal senso. Non vorrei che si materializzasse un famoso detto spoletino degli anni che furono, ovvero: “il cero si consuma, ma il morto non cammina!”

(*) Consigliere Comunale