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Ospedale Spoleto, su Chirurgia Laura Zampa chiede investimenti dalla Regione

di Laura Zampa (*)
Siamo ormai giunti, per la Regione Umbria, al momento della scelta su cosa fare dell’ospedale di Spoleto. Decidere riguardo il primariato di chirurgia è infatti cruciale rispetto alla vita futura di tutto il nosocomio cittadino. Questo è stato ribadito da tutti gli amministratori, dal Cityforum e dal Tribunale dei Diritti del Malato all’incontro avvenuto il 25 marzo presso il Palazzo comunale di Spoleto, in sede di Conferenza dei Capigruppo e Commissione Sanità. La Città è unita intorno al problema, l’ASL2 ha posto sul tavolo della Regione la richiesta per il bando di nomina del Primario, ora spetta alla Regione la decisione. Avevo già avuto modo di esprimermi riguardo il Piano Attuativo Locale nello scorso novembre: la urgente ed indispensabile, quanto dolorosa, razionalizzazione necessita, di fronte ad un problema così complesso, di risposte ponderate ed attentamente valutate. Vanno chiamati a raccolta politici ed amministratori, superare i localismi e valorizzare al meglio servizi e professionalità. In queste scelte c’è bisogno di una Politica lungimirante, Dirigenti illuminati e Professionisti preparati e motivati in grado di elaborare un programma preciso e condiviso che sia risolvente, ma soprattutto di sviluppo. La riorganizzazione non può essere un’opera di taglio e rattoppo, ma piuttosto deve essere un’opera di ricamo sul tessuto esistente. Certamente quanto sino ad oggi fatto intravedere con le comunicazioni riguardo l’uso del reparto di chirurgia di Spoleto in convenzione ora a questo ora a quel chirurgo di chirurgia pediatrica o urologica, mi sembra una ipotesi quanto mai deprimente. Il reparto di chirurgia diventerebbe un poliambulatorio, ben lontano dalla forza e dalla dignità ad oggi acquisite. Dieci anni fa furono lungimiranti le Fondazioni degli Istituti di Credito Spoletini a donare al reparto di chirurgia dell’ospedale di Spoleto strumentazioni fortemente innovative di alta tecnologia robotica. In quel tempo siamo stati i secondi o terzi in Italia ad attivare questo importante servizio. Sorretta da grande capacità e spinta da una forte motivazione, l’equipe dei chirurghi e tecnici del reparto di chirurgia di Spoleto, con in testa il prof. Casciola, si è mossa con grande professionalità ed ha creato un centro di alta qualità e di grande attrattività anche da fuori regione. Siamo uno dei 50 centri di chirurgia robotica in Italia, e sicuramente uno dei più ricchi di esperienza. Le professionalità e la tecnologia ci sono, ora si deve decidere come investire su queste professionalità e se non si vuole investire sulle realtà esistenti. La Regione Umbria e la ASL2 devono comprendere se vogliono fare una scommessa sul futuro, devono decidere se possono pensarsi come Impresa, fare azione di marketing rispetto alle eccellenze, investire in esse, promuoverle e diffonderle adeguatamente. L’Umbria è una piccola regione, con una popolazione di neanche 900.000 abitanti, poco più di una città di medie dimensioni. In questa ottica, ricordando, come fa spesso il sindaco Benedetti, la centralità di Spoleto rispetto alla ASL2 ed aggiungo, la centralità dell’Umbria rispetto al resto del Paese, si potrebbe allora pensare al reparto di Chirurgia di Spoleto come ad un reparto di eccellenza regionale di chirurgia generale e robotica, con il consolidamento delle strutture di emergenza urgenza del nosocomio spoletino. Questo potrebbe essere certamente, per la nostra Regione, più che una spesa, un grande investimento.

(*) Cosigliera Provinciale Pd