Spoleto

Ospedale Spoleto, il gruppo dei 10 contro de Augustinis “Incendia gli animi”

Quello che avrebbe dovuto fare un sindaco in una situazione così critica e pericolosa per la propria popolazione era rassicurare, comunicare certezze, per quanto possibile, e dare una speranza. Ed invece di fare ciò, ha ritenuto giusto incendiare gli animi, peraltro facilmente scossi dalla situazione grave, facendo leva sull’orgoglio della città, l’ospedale.”

Inizia così la nuova nota del cosiddetto “Gruppo dei 10” che dopo la presentazione dell’ormai nota mozione tesa a mediare con la Regione sull’affaire Ospedale Covid a Spoleto, aveva dovuto assistere ad un percorso di scontro frontale (ricorso al TAR) da parte del primo cittadino e della Giunta.

Dopo la durissima presa di posizione-di fatto la sfiducia politica- dei vertici degli ormai ex-partiti di maggioranza (Lega – Fratelli d’Italia/ Caparvi-Zaffini) sull’operazione Ricorso al TAR, il Gruppo dei 10 non abbassa la guardia e rincara la dose, se mai ce ne sia stato bisogno nel frattempo:
Quello che avrebbe dovuto fare un sindaco era dialogare con la Presidente della Regione trovando una soluzione e chiedendo garanzie per il presente ed il futuro dell’ospedale.

Ed invece no, ha preparato un ricorso contro la stessa Regione, rinunciando per questo di incontrare la Presidente Tesei. Presidente, incontrata infatti una settimana dopo, e solo dopo aver depositato il ricorso al TAR.

La questione “Comitato di Controllo”

Dulcis in fundo, notizia di ieri, istituisce un comitato di controllo,
composto da quali persone?
Scelte da chi ed in base a quale curriculum? Ma soprattutto per fare cosa? Vigilare sull’operato dei sanitari? Un altro bel segno di fiducia, in primis nei confronti dei sanitari che stanno cercando in tutti i modi di arginare questa pandemia. Complimenti anche questa volta signor sindaco.

Per non parlare dell’istituzione di una sorta di URP ( Ufficio Relazioni con il Pubblico) all’ interno del comune ideato per rispondere alle problematiche dei cittadini per ciò che concerne l’ospedale.

Gestito da dipendenti comunali dei servizi sociali. Personale sottratto dalle proprie funzioni, non certo assunti per fare questo, e non si capisce chi pagherà questi dipendenti.

Non ci sembra possibile, che in piena emergenza coronavirus, con una crisi socio-economico senza precedenti, non potevano essere utilizzati, per esigenze diverse.

Cosa avrebbe dovuto fare il sindaco?

Cosa avrebbe dovuto fare il sindaco? Avrebbe dovuto dare seguito al documento unitario firmato dai capigruppo, seguire quelle indicazioni, e cercare una soluzione politica con la Regione, invece ha fatto il contrario, ha cercato di dividere il Consiglio ed ha litigato con la Regione.

Anche questa volta ha agito da solo, si è messo fare il capo-popolo, ha isolato la città, e questo suo modo di fare non è per bene della città. Per questo, da ora in poi valuteremo ogni iniziativa da intraprendere.

I consiglieri Comunali:

Polinori – Di Cintio -Santirosi -Fedeli – Loretoni -Proietti – Morelli -Profili – Frascrelli- Settimi