“La copertura del primariato di Spoleto, che verrà autorizzata nella prossima seduta di Giunta regionale, secondo quanto assicurato dall’assessore Tomassoni, è stata confermata anche dal direttore generale dell’Asl 2, Sandro Fratini, e rappresenta il punto di partenza per indicare chiaramente quale sarà il profilo del 'San Matteo degli infermi' per i prossimi anni”. È quanto fa sapere il consigliere Franco Zaffini, capogruppo di Fratelli d’Italia, a margine dell’audizione del direttore generale dell’Asl 2, tenutasi ieri durante la seduta della Terza Commissione consiliare, a Palazzo Cesaroni.
“Il compito della direzione dell’Asl, adesso – dice Zaffini –, non è solo quello di individuare una professionalità in grado di ereditare l’importante patrimonio del reparto e capace di ottimizzare l’utilizzo della dotazione tecnologica dell’ospedale, ma è anche quello di ‘dare un senso’ al nosocomio cittadino nel quadro generale dell’integrazione con il presidio di Foligno, insieme a cui rappresenta la più grande struttura dell’Umbria dopo le aziende ospedaliere”.
Secondo il consigliere di centrodestra nel Pal (piano attuativo locale), che verrà presentato dalla Giunta entro la fine del mese, “deve essere individuata la funzione strategica di Spoleto e Foligno, contenendo l’idea di fondo in base alla quale dividere eccellenze e prestazioni”.
Per Zaffini, sostanzialmente, “chiarire qual è il ruolo dell’ospedale di Spoleto significa definire quelle quattro, cinque scelte da condividere con il territorio, perché, ad esempio, è inutile riempire il blocco operatorio di tante piccole cose che ‘fanno i numeri’ nel breve periodo, ma non conferiscono organicità all’insieme delle prestazioni del distretto, a scapito dell’eccellenza e fruibilità. Il momento è cruciale – conclude -, e tutti sono chiamati a fare la propria parte, a cominciare dal sindaco”.