La Presidente della Regione, Donatella Tesei, parlerà domani alla città di Spoleto in merito alla Ordinanza che ha disposto la trasformazione di buona parte dell’ospedale in nosocomio covid dove saranno allestiti 70 posti letto.
Una decisione che fino a giovedì scorso aveva visto sindaco e una parte del consiglio protestare fermamente minacciando un ricorso al Tar. Mentre un’altra parte della politica cittadina, contraria al ricorso alla via giudiziaria, abbracciava la protesta rivendicando una serie di punti fermi che la Regione avrebbe dovuto approvare per salvaguardare il futuro dell’ospedale.
Ma a riunire tutti sotto lo stesso ombrello è stata la scoperta, in parte prevedibile ma comunque nascosta nell’ordinanza, della chiusura del Pronto soccorso spoletino.
Chiusura che già giovedì sera, per l’intervento delle forze delle forze dell’opposizione su Palazzo Donini, veniva scongiurata con l’istituzione di un Punto di primo soccorso, struttura che da venerdì sera, a seguito di un vertice della sanità presieduto dalla governatrice, verrebbe dotata di ulteriori compiti fino a permettere ai sanitari di stabilizzare i pazienti in arrivo in codice ‘giallo’.
Dopodiché la diplomazia si è messa in moto per cercare di illustrare il piano (che riguarderebbe anche le Rsa) al sindaco De Augustinis, ma finora senza risultato. Il primo cittadino avrebbe trascorso il week end a Roma per stilare l’annunciato ricorso ai giudici amministrativi, ricorso che dovrebbe essere depositato domattina (lunedì).
Una situazione di gelo tra istituzioni che non ha precedenti.
Così la governatrice, a quanto confermano fonti di palazzo Donini a Tuttoggi, ha pensato di rivolgersi direttamente alla città di Spoleto. Non è ancora chiaro se tramite una conferenza stampa o un videomessaggio, atteso comunque per la mattinata di domani.
Intanto le associazioni cittadine che fanno capo al City Forum hanno confermato il sit in di protesta davanti a Palazzo Donini, sede della Giunta regionale.
“Nella impossibilità di utilizzare mezzi pubblici” si legge nel volantino diramato in giornata “ognuno dovrà raggiungere piazza Italia con mezzi propri. Il ritrovo è previsto presso la ex Stazione Spoleto-Norcia con partenza alle ore 08.00. Ricordarsi di portare la mascherina e mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro”.
In queste ore inoltre si è conclusa la raccolta di firme, avviata dalla professoressa Miriam Carletti, già candidata con la Lista Laboratorio del sindaco, per l’esposto che domattina verrà consegnato agli uffici della Procura della Repubblica.
Più di 1.700 gli spoletini che hanno firmato l’esposto nelle 12 ore in cui è stato organizzato un banchetto in piazza Garibaldi. L’intenzione dell’organizzatrice è di consegnare il voluminoso documento direttamente nelle mani del Procuratore capo Cannevale.
Ed è stata elevata da 1.000 a 5.000 la petizione lanciata sul noto sito Change.org dai “Cittadini di Spoleto e Valnerina”. Nell’appello rivolto alla Tesei si chiede di “revocare l’Ordinanza e restituire un vero pronto soccorso e gli essenziali servizi di degenza. Sì a un reparto covid, no alla cancellazione dei servizi sanitari per Spoleto e la Valnerina, già destabilizzati dalle conseguenze del sisma del 2016“. La petizione al momento ha superato più di 2.800 firme.
Mentre la Regione continua a rimanere nel mirino delle critiche circa i ritardi per la mancata attivazione di nuovi posti letto e terapie intensive, i riflettori sono puntati sui nuovi dati dei contagi che anche oggi registrano purtroppo segno +.
Su 3.397 tamponi sono stati accertati 463 nuovi positivi, mentre salgono a 244 i ricoverati negli ospedali umbri e precisamente: Perugia 87 ricoverati (+10 rispetto a ieri) di cui 16 in terapia intensiva (+4), Terni 61 (-2) di cui 13 in intensiva, Foligno 27 (+3), Pantalla 40 (+4), Città di Castello 29 (+1).
Salgono di 3 unità le persone decedute; due signore di Perugia e 1 di Bettona.
© Riproduzione riservata – Articolo aggiornato alle 11:40 del 26 ottobre