Presenza di specialità cliniche dedicate alle principali patologie di interesse femminile e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici: sono questi i criteri di valutazione che hanno consentito all’Ospedale di Spoleto di ricevere due Bollini Rosa dall’O.N.DA (Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna) per le strutture attente alla salute femminile.
La comunicazione del premio è stata ufficializzata nei giorni scorsi a Roma. Il riconoscimento è arrivato per la qualità di tutti i servizi come le Aree specialistiche, Diabetologia, percorso multidisciplinare per la gestione del diabete, servizi per la gestione del diabete in gravidanza e del diabete pre-gravidico, dietologia e nutrizione clinica, ambulatorio multidisciplinare per prevenzione, diagnosi e cura di sovrappeso e obesità, monitoraggio gravidanze complicate da sovrappeso e obesità, monitoraggio nutrizionale post-gravidanza. E ancora lo spazio dedicato per garantire la privacy, il centro di ascolto, ma il fiore all’occhiello del San Matteo è l’accesso diretto con percorso riservato alle donne in gravidanza.
Il prestigioso riconoscimento è arrivato anche per le offerte di servizi aggiuntivi che cambiano l’approccio con l’ospedale, per la documentazione informativa multilingue, la mediazione culturale, la dieta personalizzata per particolari esigenze o motivi religiosi, il servizio di assistenza sociale e i servizi alberghieri convenzionati. L’Ospedale di Spoleto, grazie a questo ulteriore riconoscimento, si conferma tra i nosocomi italiani di eccellenza.
L’otto marzo, in occasione della Festa della Donna, dalle ore 14 alle 19, anche il San Matteo offrirà gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinico-diagnostici e informativi come consulenze e colloqui, esami strumentali, conferenze, info point e distribuzione di materiali divulgativi. Per accedere al servizio è necessario prenotarsi telefonando al 348 5215137, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13. Obiettivo della giornata sarà migliorare la consapevolezza e il livello di attenzione delle donne in ambito ginecologico e in particolare verso i fibromi uterini, tra le patologie ginecologiche benigne più diffuse che colpisce circa 3 milioni di donne nel nostro Paese. Spesso sono diagnosticati nel corso di controlli di routine e in circa la metà dei casi sono asintomatici. Nel restante 50% dei casi sono però responsabili di manifestazioni anche importanti che incidono negativamente sulla qualità della vita delle donne.